domenica 26 febbraio 2012

Sognando la Spagna

La riforma del lavoro varata dal governo Rajoy è così dura da spingere anche il Psoe a rivolgersi alla Costituzione. Ma resta un riferimento per il governo italiano.
Mariano Rajoy ha varato quello che le opposizioni hanno definito «il decretazo»: la riforma del mercato del lavoro introdotta formalmente per fare fronte al tasso di disoccupazione record pari al 22,9 per cento, cioè 5,3 milioni di persone. Flessibilità del lavoro e maggiori possibilità per i giovani sono le parole chiave usate dal governo per spiegare questa riforma «già entrata in vigore», come ha confermato Rajoy l'altro giorno a Palazzo Chigi, nella conferenza stampa che ha tenuto insieme al presidente del consiglio italiano, Mario Monti il quale si è detto molto "impressionato" dalle misure prese dal governo di Madrid. Misure che forse costituiscono i veri desideri del governo italiano. Il "decretazo", infatti, rende meno oneroso per le imprese il licenziamento senza giusta causa dei dipendenti con contratto a tempo indeterminato (gli indennizzi sono pari al salario di 33 giorni di lavoro su ogni anno lavorato, e non più di 45).
All'azienda basterà inoltre avere registrato perdite o anche solo diminuzione delle entrate per tre trimestri consecutivi per poter licenziare per causa oggettiva. In caso di crisi, le aziende potranno accantonare i contratti collettivi per definire orari di lavoro e mansioni dei dipendenti. Allo stesso tempo, sono stati introdotti significativi sgravi fiscali e incentivi per le imprese che assumono giovani (che potranno combinare il compenso lavorativo con il 25 per cento del sussidio di disoccupazione) e disoccupati di lungo periodo ed è stato posto il limite dei due anni per i contratti a tempo dopo per un neo assunto.
La misura è talmente grave che anche il "liberale" partito socialista spagnolo (Psoe), guidato ora da Alfredo Pèrez Rubalcaba, ha annunciato che intende ricorrere presso la Corte Costituzionale. "Esiste una base giuridica sufficiente e una chiara lesione della costituzione", ha assicurato la portavoce del partito, Soraya Rodrìguez. Dopo averla analizzata con esperti costituzionalisti e del mercato di lavoro, i responsabili del Psoe si sono convinti che il progetto è in contrasto con cinque articoli della costituzione spagnola e si preparano a presentare ricorso.

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