lunedì 20 febbraio 2012

Sbarcati in Italia e scomparsi


Sbarcati in Italia e scomparsi

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NOTA QUOTIDIANA
La delegazione dei familiari dei migranti tunisini dispersi ha fatto la richiesta di entrare nel Cie di Ponte Galeria e martedì 21 sarà davanti all’Ambasciata tunisina alle 9.30 e a un incontro al Viminale alle 12
Guarda il libro "La normale eccezione"
Roma, martedì 21 febbraio ore 15, presso la Casa dei diritti sociali via dei Mille, 36
Conferenza stampa della delegazione delle famiglie dei migranti tunisini dispersi

Continua in Italia e in Tunisia la mobilitazione delle mamme e delle famiglie dei migranti tunisini dispersi.
La loro richiesta alle istituzioni italiane e tunisine rimane invariata: uno scambio delle impronte digitali dei loro figli, per sapere se siano arrivati in Italia.
E’ da circa un anno, ormai, che le famiglie chiedono di conoscere qualcosa sulla sorte dei loto figli, partiti verso l’Europa subito dopo la rivoluzione, e da tre mesi che si rivolgono a entrambi i paesi per chiedere lo scambio delle impronte, unico modo per sapere se siano arrivati in Italia e se siano all’interno di un sistema detentivo previsto dalle politiche di governo delle migrazioni dell’Italia e dell’Unione Europea. Lanciano appelli, scrivono lettere ai ministri, chiedono incontri, organizzano sit-in e portano ovunque le fotografie dei loro figli; ma mentre anche in Italia si sta rompendo in parte il silenzio stampa su questa vicenda, i tempi delle diplomazie continuano a reagire con le loro lentezze e le loro indifferenze.
Come collettivo di donne italiane e tunisine che sostengono l’appello delle famiglie con la campagna “Da una sponda all’altra: vite che contano” chiediamo a tutti e tutte di far sentire la propria solidarietà e di partecipare alle mobilitazioni, ribadendo con forza che nessuno possa più scomparire così, in mare come nei Cie.

Segui gli avvenimenti sul blog https://leventicinqueundici.noblogs.org/
Associazione Pontes dei Tunisini in Italia

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