GIORGIA GRIFONI
Roma, 28 gennaio 2012, Nena- News. Il nucleare, in Medio Oriente, non s’ha da fare. Non è però una regola generale: vale solo per l’Iran. Se, dopo i virus informatici che hanno messo ko le centrali iraniane e i misteriosi assassinii dei tecnici iraniani – di cui Teheran accusa Stati Uniti, Israele e Arabia Saudita-  c’era ancora qualche dubbio sulla posizione delle petromonarchie del Golfo al riguardo, ci hanno pensato le dichiarazioni dell’ex ambasciatore saudita a Washington (e alleato strettissimo di diverse Amministrazioni Usa) Turki al-Faysal, a dissipare ogni interrogativo: il nucleare è una minaccia per la stabilità del Medio Oriente e l’Occidente lo deve fermare. La regione deve diventare una “nuclear-free zone” e a garantirla devono essere i cinque membri permanenti del Consiglio di Sicurezza dell’Onu, secondo le parole del diplomatico. Altrimenti, si procederà a una “corsa al nucleare, che potrebbe includere l’Arabia Saudita, l’Iraq, l’Egitto e la Turchia”. A