domenica 12 febbraio 2012

Grecia a rischio esplosione


In diretta da Atene: manifestazioni, scontri con la polizia, occupazioni e sciopero prolungato. Anche il sindacato di polizia dichiara di voler arrestare la...Troika. Una situazione che può solo peggiorare
imq
E' una situazione incandescente quella che si respira in queste ore in Grecia. La testimonianza che ci giunge daGeorge Mitralias, del Comitato greco per l'annullamento del debito, è tesa: "Si rischia l'esplosione. Il giorno X potrebbe essere dopo domani quando il Parlamento sarà assiedato e forse preso d'assalto dalla folla che tenterà di impedire il voto di misure allucinanti". Si tratta del pacchetto di austerità che la Troika - Bce, Commissione europea e Fmi - sta imponendo al governo greco e che l'estrema destra ha deciso di non approvare. "Siamo già in pieno sciopero generale mentre i partiti di governo si sbriciolano e i loro deputati scappano e ci sono già occupazioni di alcuni ministeri. Ci sono manifestazione continue anche se, come sempre, non sono unitarie". Per descrivere la situazione Mitralias indica l'immagine del sindacato di polizia che ha messo una taglia sulla Troika minacciando di…arrestarla. "Da ieri - continua - la facolta di diritto al centro di Atene e occupata dai sindacati di base e l'estrema sinistra ed è stata trasformata nel quartiere generale delle manifestazioni di questi giorni".

Gli scontri violenti fra manifestanti e forze speziali di polizia (Mat) si susseguono davanti al Parlamento dal mezzogiorno di venerdì. I sindacati Gsee (settore privato) e Adedy (settore pubblico) hanno programmato per venerdì e sabato manifestazioni di protesta nella centralissima piazza di Atene, piazza Syntagma, mentre un'altra è in programma per domenica pomeriggio alle 17.00, giorno della votazione in Parlamento del disegno di legge per le nuove misure. Il Pame, il sindacato espressione del Partito comunista greco (Kke) come di consueto ha indetto una manifestazione separata in un'altra piazza della capitale, quella di Omonoia confermando una pratica di separazione delle lotte che non potrà giovare. Saranno quindi fermi tutti i settori del lavoro dai trasporti pubblici (autobus, metropolitane e treni) alle navi e i traghetti. Si astengono dal lavoro i liberi professionisti, medici ospedalieri, avvocati. Chiusi anche scuole e ospedali dove sono garantiti solo i servizi di pronto soccorso. Rimarranno chiusi anche i tribunali, le banche, le sedi delle Autonomie locali, come pure i musei e i siti archeologici.
"Secondo le statistiche ufficiali - conclude Mitralias - nel mese scorso ci sono stati 126.000 perdite supplementari di posti di lavoro. I giovani disoccupati (fino a 24 anni di eta) sono ili 48,6%, cioè uno su due, mentre il tasso di disoccupazione (ufficiale) ha oltrepassato per la prima volta il 20 per cento (20,9). Il 27,8 per cento dei cittadini vive già sotto la soglia di povertà. Ma tutto questo è il passato...dopo le nuove barbari misure, la realtà sara molto molto peggiore".

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