giovedì 9 febbraio 2012

Cacciare Monti per un'opposizione sociale


La manifestazione della Fiom del 18 febbraio deve rappresentare il punto di partenza di una compagna sociale che ci deve portare allo sciopero generale
Sergio Bellavita*
Il movimento sindacale è di fronte alla più pesante offensiva contro i diritti dei lavoratori della storia della Repubblica. Essa è il frutto avvelenato del governo dei professori, vera rappresentanza diretta degli interessi della finanza, delle imprese. E' il lascito amaro della vergognosa, impresentabile e devastante esperienza di governo di Berlusconi. Quello che colpisce è la totale assenza di una risposta sociale adeguata. Così come è accaduto sulle pensioni, in poche settimane rischia di passare la libertà assoluta di licenziamento senza nessuna vera, coerente, conseguente opposizione né politica, né sociale.
Il dibattito sull'art.18 è una finzione dietro la quale si sta lavorando alacremente per modificare la legislazione sui licenziamenti, vero e unico obbiettivo dei padroni.
L'art.18 non verrà toccato, cosa che consentirà di poter affermare persino una vittoria, ma passerà la libertà di licenziamento. Con la complicità e il sostegno del centrodestra e del centrosinistra si consente al professor Monti di fare quello che al cavaliere non è stato mai consentito.

Contro tutto ciò bisogna lottare. Cgil-Cisl-Uil non hanno alcun mandato dei lavoratori e delle lavoratrici a convenire o a non opporsi al tentativo di cancellare l'intero sistema dei diritti e delle tutele del lavoro. Per queste ragioni la Fiom deve incaricarsi di costruire l'opposizione sociale al Governo Monti.

Il Governo Monti se ne deve andare e si deve andare rapidamente alle elezioni. La grande manifestazione prevista per sabato 18 febbraio deve rappresentare il punto di partenza di una compagna sociale che ci deve portare allo sciopero generale per l'affermazione del Contratto nazionale di Lavoro, contro il modello Marchionne, contro il Governo Monti.
* segretario nazionale Fiom

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