domenica 19 febbraio 2012

Al via la campagna "Sbanca la banca"



Rivolta il debito propone di iniziare a sanzionare le banche responsabili della crisi. Con il metodo più semplice del mondo: togliendo i propri soldi e scegliendo strade alternative. Obiettivo: una Banca nazionale pubblica e il non pagamento del debito
Vai al sito internet:www.rivoltaildebito.org

Sono ormai mesi che in Italia e in Europa aleggia il fantasma del debito pubblico e della necessità di ripagarlo, dell’importanza che i cittadini italiani accettino di fare i “sacrifici” necessari per tranquillizzare i creditori che il nostro Paese ripagherà. Se poi andiamo ad analizzare il nostro debito pubblico vediamo che secondo i dati della Banca d’Italia solo il 13% del debito è posseduto da privati residenti in Italia, il 26,8% è nelle mani di “istituzioni finanziarie monetarie” (banche, fondi comuni), il 13,5% di assicurazioni e fondi pensione, il 3,65% direttamente dalla Banca d’Italia e il 43% è nelle mani di soggetti non residenti, cioè all’estero, presumibilmente grandi istituzioni finanziarie e banche. Le Banche dunque posseggono gran parte del nostro debito pubblico e sono le stesse che potremmo definire tre volte responsabili della crisi economica e della crescita del debito pubblico:
1) Nei decenni passati avendo promosso insieme ai governi liberisti, alla BCE e all’FMI la riduzione delle tasse per rendite e grandi profitti,
2) Durante la crisi avendo usufruito di aiuti pubblici mastodontici in tutto il mondo,
3) Adesso che continuano ad essere aiutate con denaro pubblico in vario modo. Un Esempio? La BCE presta denaro con un tasso di interesse dell’1% ed è reinvestito dalle banche nel debito pubblico, nella concessione dei mutui o di prestiti a tassi da strozzini. Tutto ciò non fa che aumentare la crisi.

Per questo abbiamo deciso di lanciare la campagna Sbanca la banca, ferma la rapina (guarda ilvideo). La campagna “sbanchiamo le banche” vuole rafforzare, diffondere e suscitare una vera e propria rivolta contro il debito e le banche private. Per questo vogliamo iniziare a boicottarle, chiudendo i nostri conti correnti e rivendicando la pubblicizzazione del sistema bancario e finanziario, associato a meccanismi di controllo dei lavoratori e delle lavoratrici del settore e dei cittadini sull’utilizzo dei propri risparmi. Un’azione concreta, un granello di sabbia che vuole divenire valanga incontrando e rafforzando le lotte di chi prova a resistere alla crisi.
Inizieremo a farlo concretamente già da sabato 18 Febbraio con un’azione simbolica ma che ben rappresenterà il tema e l’obiettivo della campagna “Sbanchiamo le banche”.
Per questo invitiamo giornalisti ed organi di stampa a seguire l’azione e a darne massimo risalto possibile.
Per info su luogo e orario dell’azione: 3498414017

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