Il giudice del lavoro di Bologna condanna l'azienda di Marchionne a far rientrare la Fiom nella Magneti Marelli. E' più rappresentativo un sindacato che si batte per i lavoratori che uno che segue le indicazioni dell'azienda, si legge nella motivazione
Salvatore Cannavò
La Fiom non firma contratti con la Fiat ma la batte in tribunale. E ieri per il sindacato diretto da Maurizio Landini è giunto un nuovo importante successo giudiziario. Il Tribunale di Bologna, nella sentenza emessa dal giudice Carlo Sorgi, ha condannato la Magneti Marelli (gruppo Fiat) per comportamento antisindacale (articolo 28 dello Statuto dei lavoratori in quanto ha “negato l'efficacia e legittimità delle nomine dei dirigenti della Rsa Fiom” presso gli stabilimenti di via Timavo e di Crevalcore. Ha quindi intimato alla società di “riconoscere i nominativi forniti da Fiom quali Rsa e riconoscere altresì tutti i diritti” previsti dal Titolo terzo dello Statuto dei lavoratori, in pratica la completa agibilità sindacale. La sentenza dovrà essere affissa per venti giorni nelle unità produttive interessate e la Magneti Marelli viene condannata anche al pgamento delle spese processuali. Evidente la soddisfazione della Fiom con Landini che sottolinea come “per la quinta volta, in cinque diversi Tribunali, la Fiat viene condannata per comportamento antisindacale” chiedendo poi al Lingotto di applicare lo Statuto dei lavoratori in tutti i suoi stabilimenti, “Importante sentenza” anche per la Cgil che invita la Fiat a “costruire relazioni sindacali corrette”. “stupefatta” invece la Fiat che si prepara a ricorrere in opposizione.