mercoledì 8 febbraio 2012

Grosso guaio al manifesto


Il giornale fondato da Rossanda, Parlato e Pintor vede arrivare un liquidatore nominato dal ministero. "La fase più dura in quarant'anni di storia" scrive il collettivo. Un passaggio cruciale nella storia dell'informazione di sinistra
Il manifesto è in liquidazione. La situazione è meno drammatica del termine utilizzato perché la nomina di un liquidatore significa avere tempo per fare il conto dei debiti e dei crediti, provare a trovare soluzioni anche se con un controllore (che in genere viene nominato in forma non troppo sgradita all'impresa). Ma è comunque un passaggio drammatico, "il più difficile della storia quarantennale del manifesto" come scrive il collettivo del quotidiano nel documento che pubblichiamo a seguire. Nelle stesse ore si sta tenendo una nuova assemblea dei lavoratori di Liberazione che pur di salvare il posto di lavoro e il giornale hanno offerto all'editore, il Partito della Rifondazione comunista, una parte del proprio stipendio in forma di donazione. L'offerta parte sia stata rifiutata perché non congrua con i meccanismi del finanziamento pubblico ma le cose potrebbero essere ancora in movimento. Quel che resta sul tavolo è una crisi verticale della stampa di sinistra e alternativa. Ci sono stati gli errori del passato, le supponenze e le superficialità. Ma sopra tutto pesa una situazione difficilissima in cui per ricostruire un pensiero critico serve un qualche colpo d'ala e non un semplice appello ai buoni sentimenti. In ogni caso, il nostro in bocca al lupo al manifesto e a Liberazione. (imq)
La lettera del collettivo de "il manifesto"

Il ministero per lo Sviluppo economico ha avviato la procedura di liquidazione coatta amministrativa della cooperativa editrice il manifesto. Ma il giornale resta in edicola e rilancia.
Questa procedura particolare - alternativa alla liquidazione volontaria e riservata tra gli altri alle cooperative - cautela la cooperativa da eventuali rischi di fallimento.
E' il momento più difficile della storia quarantennale de il manifesto.
La decisione di non opporsi alla procedura indicata dal ministero si è resa inevitabile dopo la riduzione drastica e retroattiva dei contributi pubblici per l'editoria non profit. Nonostante le promesse di intervento fatte dal presidente del consiglio Mario Monti e l'esplicita richiesta in tal senso del presidente della Repubblica, a oggi nessuna soluzione è stata trovata.
La cooperativa editrice del quotidiano lancia una campagna straordinaria a sostegno del giornale e convoca una conferenza stampa presso la sede di via Angelo Bargoni 8 a Roma per domani alle 14.

Roma, 8 febbraio 2012 il collettivo del manifesto

Nessun commento: