PER IL RISPETTO DELL'ESITO REFERENDARIO, PER UN'USCITA ALTERNATIVA DALLA CRISI
Domani il popolo dell’acqua tornerà in piazza. Lo facciamo perché
il 12 e 13 giugno scorsi la maggioranza assoluta del popolo italiano ha votato
per l’uscita dell’acqua dalle logiche di mercato, per la sua affermazione come
bene comune e diritto umano universale e per una gestione pubblica e
partecipativa del servizio idrico.
Ad oggi nulla di quanto deciso ha
trovato alcuna attuazione: la legge d’iniziativa popolare per la
ripubblicizzazione dell’acqua continua a giacere nei cassetti delle commissioni
parlamentari, gli enti locali - ad eccezione del Comune di Napoli - proseguono
la gestione dei servizi idrici attraverso S.p.A. e nessun gestore ha tolto i
profitti dalla tariffa.