martedì 24 maggio 2011

Il referendum fa paura


Fiducia al governo sul decreto che prova a scippare il nucleare. Ma ora anche Bossi si "smarca" e la Cei benedice il quesito sull'acqua. Pressione dei comitati sulla Rai, i Verdi "irrompono" in Parlamento
CAMERA VOTA FIDUCIA CON 313 SÌ 291 NO
La Camera vota la fiducia al decreto omnibus con 313 sì e 291 no e due astenuti.
COMITATO SÌ,GOVERNO TERRORIZZATO DA REFERENDUM
«Un governo terrorizzato dall'opinione degli italiani fa marcia indietro su uno dei punti qualificanti del proprio programma e cancella il nucleare. Ma sappiamo che è un trucchetto, e che tenteranno di riprovarci. Per questo vogliamo il referendum». Le oltre 80 associazioni del Comitato 'vota sì per fermare il nuclearè, in presidio di protesta davanti a Montecitorio contro il dl Omnibus, commentano così la fiducia al testo che, tra le altre misure, cancella le norme sul ritorno dell'Italia al nucleare
. «La paura della valanga di si che pioveranno dal referendum - commentano dal Comitato - ha fatto mettere la retromarcia e cancellare il programma atomico». Ma, avvertono, «non ci accontentiamo: perchè il nucleare esce dalla porta ma cercheranno di farlo rientrare quanto prima dalla finestra». Per questo, affermano le associazioni, «sarebbe bene che agli italiani non venga tolto il diritto costituzionalmente riconosciuto» di votare per il referendum il 12 e 13 giugno dando «così l'addio definitivo all'atomo».
DA TRIBUNE EX PARLAMENTARI BANDIERE NO NUCLEARE ESPOSTE DA EX DEPUTATO VERDE SAURO TURRONI
Irruzione di un ex parlamentare nell'Aula della Camera: dalla tribuna riservata ad ex deputati e senatori Sauro Turroni, che è stato deputato in precedenti legislature, ha esposto tre bandiere gialle una attaccata all'altra, che pendevano sopra la presidenza, con il sole che ride al centro e la scritta «Ferma il nucleare, vota sì». Tutto è andato in scena durante la chiama per la votazione sulla fiducia che il governo ha posto sul dl omnibus. Mentre qualcuno dai banchi di centrosinistra applaudiva e da quelli di centrodestra si levavano proteste, la vicepresidente Rosy Bindi ha invocato l'intervento dei commessi che sono arrivati a togliere le bandiere invitando l'uomo a lasciare la tribuna.
DOPO 'OCCUPAZIONÈ RAI COMITATI PER SÌ INCONTRANO DG LEI
Il Comitato Referendario '2 Sì per l'Acqua Bene Comunè e il Comitato 'Voto Sì per Fermare il Nuclearè hanno incontrato il direttore generale della Rai Lorenza Lei dopo una breve e pacifica occupazione della sede Rai di Viale Mazzini. «Occupazione incontro -rileva una nota- si sono resi necessari per protestare contro l'oscuramento dei referendum del 12 e 13 giugno sulle reti del servizio pubblico». Presso il presidio permanente di Piazza Montecitorio, la delegazione che ha incontrato la Lei terrà una conferenza stampa.
NAPOLITANO SALUTA MANIFESTANTI A MONTECITORIO COMITATI ACQUA-NUCLEARE,
Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha salutato con un cenno del viso e alzando una mano i manifestanti dei comitati per il 'sì al referendum per acqua e nucleare, in presidio permanente davanti a Montecitorio. Napolitano prima di salire in auto, dopo essere stato alla commemorazione di Alessandro Natta, l'ex segretario del Pci, ha salutato chi si trovava in piazza Montecitorio al di là delle transenne e gli chiedeva a squarciagola di «non firmare quella legge», riferendosi al decreto omnibus su cui il governo ha posto la fiducia e in cui è contenuta la norma che potrebbe far 'saltarè il referendum sul nucleare.
ACQUA; CEI, SALVAGUARDARE BENE CHE È DI TUTTI
L'acqua è un «bene di tutti» e questo è un aspetto che «va salvaguardato». Lo ha ricordato il segretario della Cei, mons. Mariano Crociata, interpellato sul fatto se per i prossimi referendum su acqua e nucleare i vescovi avessero indicazioni per i credenti. «Tutte le espressioni di volontà popolare - ha detto - sono da incoraggiare e apprezzare come elemento di democrazia; nel merito, se si porta l'attenzione su temi quali l'acqua o simili, bisogna sempre esercitare vigilanza e responsabilità sociale, avere cura di tutti i beni comuni, perchè rimangano e sia salvaguardata la caratteristica di bene di tutti». «Non intendiamo sostituirci alla coscienza di nessuno - ha precisato mons. Crociata - ma indichiamo i criteri e invitiamo tutti i fedeli a rispondere alla loro coscienza per comprendere cosa in ambito politico risponda al bene comune».
REFERENDUM: BOSSI, ALCUNI QUESITI SONO ATTRAENTI.
«Alcuni quesiti sono attraenti... come quello sull'acqua». Il leader della Lega Nord Umberto Bossi apre a sorpresa su uno dei referendum. «Avevamo detto a Berlusconi di fare una legge sull'acqua e noi l'avremmo appoggiata, poi si è messo di mezzo Fitto e alla fine nessuno l'ha fatta», aggiunge il senatur.

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