mercoledì 16 novembre 2011

#Occupy Sapienza


Nella giornata di mobilitazione delle scuola e delle università prevista per il 17 novembre, l'ultimo appello degli studenti romani
da Ateneinrivolta
#occupysapienza è un atto di riappropriazione collettiva, riappropriazione di idee, di spazi, di alternative.
#occupysapienza è parte di quel 99% che non vuole pagare il prezzo della crisi del debito e che invece si sente in credito con quell’1% di banchieri, finanzieri, imprenditori che sulla crisi continuano a guadagnare. Siamo in credito di diritti, di democrazia, di welfare.
#occupysapienza è parte di quel 99% che non ritiene prioritario ridurre lo spread fra bund e btp, ma che vuole colmare quello fra la realtà e i propri sogni.
#occupysapienza vuol dire tornare a decidere: riprendere parola sulla propria vita, sullo sviluppo del proprio territorio, sulla gestione dell'acqua, dei trasporti, dell’energia, sui beni comuni, sul lavoro, sull’economia.

#occupysapienza è lo spazio di chi si rifiuta di pagare il debito, di chi respinge le politiche di austerity dettate dalle lettere di Draghi e dalle risposte di Berlusconi, di chi non accetta che si imponga, con la scusa della crisi, un’unica prospettiva di futuro, fatta di precarietà e di manovre lacrime e sangue.
Siamo stanchi di leggere il nostro futuro, noi vogliamo poterlo scrivere.
#occupysapienza vuol dire ripartire dalle nostre aule, dalle nostre facoltà, dai luoghi che ogni giorno attraversiamo come studenti e studentesse, vuol dire non arrendersi a un’università preda del sistema economico e dei mercati.
#occupysapienza è lo spazio di chi rifiuta l’università come “macchina di crediti e di debiti”: i crediti con cui hanno parcellizzato il sapere a discapito della qualità della didattica, i debiti che dovremmo contrarre per studiare, a causa dello smantellamento del diritto allo studio, l’istituzione del fondo per il merito e il prestito d’onore.
#occupysapienza è uno spazio di discussione pubblica, aperta alla cittadinanza in cui costruire un’altra idea di economia, di democrazia, di società che risponda ai nostri desideri e alle nostre idee.
#occupysapienza è un’altra idea di università che ambisce a costruire un’idea diversa di mondo.
"Students united for global change" è lo slogan con cui siamo scesi in piazza il 15 ottobre, insieme a 500.000 persone in Italia e altre centinaia di migliaia nel mondo, convinti che in questo momento ci sia bisogno davvero di un movimento globale che risponda all’attacco globale cui siamo sottoposti.
Per questo la data del 17 novembre, giornata internazionale di mobilitazione studentesca, attraversata da centinaia di cortei di studenti e studentesse in diversi paesi e rilanciata da #occupywallstreet, è un’occasione da non perdere per far ripartire una mobilitazione larga nel nostro paese, che ridia parola al 99%.
#occupysapienza invita gli altri atenei italiani ad aprire dei percorsi verso il 17, a partire dalla data internazionale dell'11 che sarà costruita ed attraversata in forme molteplici e differenti e costruendo nelle giornate del 14-15-16, come alla Sapienza, degli eventi pubblici di dibattito sui temi che riguardano la cultura, la politica, l’economia, riprendendosi le facoltà e aprendo spazi pubblici di discussione.
#occupysapienza lancia l’appuntamento a
Piazzale Aldo Moro alle h 9.30 il 17 novembre
per un corteo che attraversi la città di Roma ribadendo con forza il diritto a manifestare contro ogni divieto, repressione e restrizione degli spazi di democrazia.

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