Gerusalemme, 07 novembre 2011, Nena News – Mentre oggi i soldati israeliani sgomberavano Oz Zion, un avamposto colonico in Cisgiordania – illegale non solo per le leggi internazionali ma anche per quella dello Stato ebraico –, subendo persino una aggressione dai “settler”, i media israeliani riferiscono che il comune di Gerusalemme intende approvare piani edilizi per la costruzione su terreni pubblici nei prossimi 20 anni di 50mila appartamenti per coloni israeliani.

Il quotidiano Maariv ieri ha scritto che uno studio commissionato dall’ufficio del sindaco (israeliano) di Gerusalemme, Nir Barkat, sulla carenza degli alloggi nella città, indica la necessità di costruire 60,718 appartamenti, dei quali 52,363 nella zona araba della città occupata da Israele nel 1967 (unilateralmente proclamata parte del suo territorio), che i palestinesi rivendicano come capitale del loro futuro Stato.
Un portavoce del comune ha detto a Maariv che la costruzione di decine di migliaia di appartamenti nei prossimi 20 anni permetterà a giovani coppie e famiglie di poter avere un alloggio a Gerusalemme. Si è riferito però solo ai cittadini israeliani che, in base alla legge, sono gli unici che possono acquistare case costruite nel quadro di progetti di edilizia pubblica. I palestinesi di Gerusalemme est, pochi dei quali hanno la cittadinanza israeliana, devono ottenere un permesso speciale per poter diventare proprietari di un appartamento di edilizia popolare. Nena News