lunedì 28 novembre 2011

La sfida del Npa


Il partito di Olivier Besancenot è a metà strada nella raccolta delle firme per le presidenziali e si ricompatta attorno alla candidatura di Philippe Poutou
imq
Il Consiglio politico nazionale delNouveau parti anticapitaliste (Np)francese, che si è tenuto il 19 e 20 novembre, sembra aver ricomposto un quadro unitario all'interno del giovane partito nato dalle ceneri della Lcr. Un documento unitario è stato approvato con 61 voti contro 2 e l'organizzazione ha deciso di affrontare la campagna elettorale per le presidenziali tutta compatta dietro il nuovo candidatoPhilppe Poutou chiamato a raccogliere l'ingombrante eredità di Olivier Besancenot., il giovane postino che ha superato il 4 per cento alle presidenziali del 2007. Forti anche del fatto di aver raggiunto 250 firme, sulle 500 da raccogliere da qui a marzo, per depositare la propria candidatura, il partito - che proprio sulla decisione della candidatura di Poutou si era diviso praticamente in due, con la maggioranza a favore dell'operaio Ford e una consistente minoranza più propensa a cercare convergenze con la sinistra di Melenchon - ha deciso di procedere con uno sforzo un po' più unitario.

Nella discussione pesa certamente il nuovo quadro politico di crisi, le difficoltà di Sarkozy e la convinzione che "una candidatura anticapitalista" ha preso un nuovo slancio. "Attraverso la campagna presidenziale vogliamo che Poutou sia identificato come il candidato dell'annullamento del debito e del rifiuto dell'austerità; della democrazia fino in fondo contro la dittatura dei mercati; del divieto di licenziamento e della uscita dal nucleare".
Una campagne elettorale, dunque, che sarà centrata sella crisi e sulle proposte per uscirne. In coerenza con questo obiettivo l'Npa ha deciso di dare il suo contributo alla campagna lanciata daAttac France per un audit popolare sul debito provando a costruire dappertutto comitati unitari (vediqui l'appello in italiano)
Insomma, l'Npa ci prova anche se è consapevole della difficoltà estrema del suo tentativo. Inun'intervista pubblicata sul sito del Npa, Alain Krivine, leader storico della Npa e "padre nobile" del nuovo partito ammette che "l'estrema sinistra ha un problema di credibilità elettorale". "C'è uno scarto tra l'eco che possiamo avere nelle mobilitazioni o nel nostro radicamento sociale e la credibilità elettorale. Non solo in Francia ma dappertutto in Europa" sostiene Krivine. Pesa il "voto utile" verso il Ps, accreditato come il vincitore in tutti i sondaggi, anche se con la crisi "essere anticapitalisti non appare come essere degli "zombi"". Ma è anche vero che un partito di estrema destra come il Front National oscilla tra il 15 e il 18 per cento delle intenzioni di voto e molti si attendono delle sorprese visto che non tutti ammettono di voler votare per una formazione neo-fascista.
Krivine è intervenuto anche sulla presunta debolezza mediatica o "carismatica" di Poutou rispetto a Olivier Besancenot: "All'inizio della carriera di Besancenot (nel 2011, ndt), durante la prima trasmissione che abbiamo fatto insieme, egli era praticamente ignorato. Marc-Olivier Fogiel (il conduttore, ndt) non gli rivolgeva quasi la parola""Philippe Poutou, continua il dirigente del Npa, ha l'abitudine a fare meeting sindacali. Vi assicuro che quando parla alle porte della sua fabbrica è fantastico. Ma è vero che, come dice lui stesso, non è un politico". E comunque, fa ancora osservare Krivine, "per una campagna presidenziale la personalità del candidato gioca moltissimo. Il Partito comunista non ha trovato nessuno da proporre e ha scelto di sostenere Jean-Luc Melenchon, non avendo trovato nessuno in grado di fare un risultato onesto".

Philippe Poutou sfiora appena l'1 per cento nei sondaggi, come la candidata di Lutte Ouvriere e come quasi tutti gli altri candidati a eccezione di Marine Le Pen, Melenchon (tra il 5 e il 7), il centrista Bayrou (attorno al 7) e la verde Eva Joly (5 per cento) espressione di Europe Ecologie-Les Verts che alle ultime europee aveva superato il 16 per cento.l'EeLv ha appena siglato un accordo con il Ps per un governo comune in caso di vittoria, elemento questo che ha rilanciato lo schema delle sinistre di governo facendo pressione anche sul Front de Gauche. E', in fondo, il nodo di divisione tra FdG e Npa: "Melenchon vuole un'alleanza con il Ps pensando di spostarlo a sinistra - dice Philippe Poutou - noi pensiamo che non sia possibile e che il Ps condurrà una politica di austerità. Per questo pensiamo occorra prepararsi all'opposizione del futuro governo. Abbiamo già visto all'opera la sinistra plurale. E non abbiamo alcuna illusione su Hollande che è amico di Zapatero o di Papandreou".
L'Npa proseguirà niella raccolta di firme a tappeto - per presentare la candidature ne occorrono 500 da parte di eletti (deputati, senatori, parlamentari europei, sindaci, sindaci di arrondissement di Lione e Marsiglia, consiglieri regionali, consiglieri dei dipartimenti, membri delle assemblee della Corsica e dei Territori d’oltremare, membri del consiglio di Parigi)

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