venerdì 14 ottobre 2011

Ows trionfa contro sindaco e polizia


Il sindaco Bloomberg voleva sgombrare Zuccotti Park con il pretesto della polizia ma 3000 persone lo hanno impedito. E domani, 15 ottobre, si occupa Times Square
Versione stampabile
Cinzia Arruzza
da New York
Il sindaco di New York, Bloomber, che da giorni non fa che attaccare sui media i manifestanti di Occupy Wall Street, facendo appello alla retorica dell’opposizione tra sfaccendati e lavoratori, ha annunciato che alle 7 del 13 ottobre mattina il Zuccotti Parksarebbe stato “temporaneamente” sgomberato per permettere la pulizia del parco. Il parco è di proprietà di Brookfield Properties, multinazionale immobiliare che ha investito 24 miliardi di dollari in titoli ipotecari. Una volta sgomberati ed effettuata la “pulizia”, i manifestanti sarebbero teoricamente potuti ritornate al parco, ma a condizione di rispettare le regole imposte dalla multinazionale per il suo uso: ad esempio, niente sacchi a pelo. In altre parole: niente occupazione. La stessa scusa era stata usata per sgomberare di Bloombergville, l’occupazione davanti a City Hall organizzata nel giugno scorso da una rete di sindacati e organizzazioni locali per protestare contro le misure di austerità del comune di New York.

Per rispondere al tentativo di sgombero, Occupy Wall Street ha inviato un appello all’azione immediata , chiedendo di recarsi a Zuccotti Park tra la mezzanotte di ieri e le 6 del mattino di oggi. Una petizione contro lo sgombero è stata firmata online da 300.000 persone, i telefoni del comune sono stati tempestati di chiamate di protesta e 3000 persone si sono ritrovate a difendere il parco, nonostante il temporale e la pioggia scrosciante. Di fronte a questa opposizione il sindaco Bloomber ha revocato l’ordine di sgombero, posticipando la “pulizia” del parco. Questo non ha impedito alla polizia di malmenare e arrestare ancora una volta gruppi di manifestanti che, per festeggiare la vittoria, hanno improvvisato dei cortei spontanei per le strade del Financial District. Intanto OWS rilancia. Domani, in occasione della giornata mondiale di mobilitazione degli indignados, che vedrà azioni in più di 950 città in 82 paesi, OWS ha lanciato un’occupazione di massa di Times Square alle 17. Occupy Times Square sarà preceduto da un corteo diretto alla Chase Bank, una manifestazione contro la guerra in occasione della giornata contro la guerra lanciata in tutti gli Stati Uniti, e ulteriori altre piccole azioni simboliche rivolte alle banche del Financial District.
Intanto, anche il movimento studentesco continua a organizzarsi. Oggi gli studenti della New School hanno organizzato un’assemblea per compilare una lista di “grievances”, di lamentele, sul modello del documento del 29 settembre approvato dall’assemblea generale di OWS: in primo luogo i costi dell’istruzione, dal momento che la New School è la terza università più cara degli Stati Uniti. E domani a mezzogiorno è stata convocata la seconda assemblea generale degli studenti di New York a Washington Square. Il movimento si allarga, nonostante l’oscuramento sui media, gli attacchi degli esponenti politici e la repressione poliziesca: Occupy Wall Street si è ormai esteso a oltre 100 città americane. Questa volta il 99% non sarà messo a tacere così facilmente.

Nessun commento: