Più di 10 milioni di persone si erano riunite in un numero enorme di manifestazioni in tutto il pianeta. Da allora, la dinamica del movimento altermondialista nato nel corso degli anni 90 si è progressivamente sgonfiata senza però esaurirsi del tutto.Il 15 ottobre 2011, un po' meno di un milione di persone ha manifestato ma si tratta comunque di un'enorme vittoria perché è la prima grande manifestazione realizzata in 24 ore nel pianeta contro i responsabili della crisi capitalista che fa già decine di milioni di vittime.La crisi finanziaria ed economica che è cominciata negli Stati Uniti nel 2007 si è estesa principalmente in Europa a partire dal 2008. La crisi del debito si è estesa dai paesi in via di sviluppo verso i paesi del Nord. Si è interconnessa alla crisi alimentare che colpisce importanti regioni dei paesi in via di sviluppo dal 2007-2008. Senza dimenticare la crisi climatica che riguarda principalmente le popolazioni del Sud del pianeta. Questa crisi sistemica si esprime allo stesso tempo a livello istituzionale: i dirigenti dei paesi membri del G( sanno di non avere gli strumenti per gestire la crisi internazionale, e si sono già riuniti nel G20. Ma anche questo è già tre anni che dimostra di essere incapace di trovare soluzioni valide. La crisi rimanda a una dimensione di civiltà. Sono rimessi in causa il consumismo, la mercificazione generalizzata, la non presa in conto dell'impatto ambientale delle attività economiche, il produttivismo (...) Spesso è il capitalismo a essere rimesso in discussioneNessuna organizzazione ha centralizzato o convocato questa mobilitazione. Il movimento degli Indignati è nato in Spagna nel maggio 2011 sull'onda delle rivolte tunisina e egiziana dei mesi precedenti. Si è esteso in GRecia nel giugno 2011 e in altri paesi europei. Ha attraversato l'Atlantico del Nord dopo il settembre 2011E' chiaro che una serie di organizzazioni politiche radicali e dei movimenti sociali sostengono il movimento ma non lo dirigono. La loro influenza è limitata. Si tratta di un movimento largamente spontaneo, giovane in maggioranza, con un enorme potenziale di sviluppo che inquieta fortemente i governi, i dirigenti delle grandi imprese e tutte le polizie del pianeta. Può spegnersi come un fuoco di paglia o accendere le polveri. Nessuno lo sa.
Il 15 ottobre 2011, l'appello alla mobilitazione ha soprattutto riunito dei manifestanti nelle città dei paesi del Nord e non ha risparmiato i centri finanziari del pianeta, cosa molto promettente. Il movimento degli Indignati ha innescato una dinamica molto creativa ed emancipatrice. Se non ne fate ancora parte cercate di raggiungerla o di lanciarla se non esiste ancora dove voi vivete. Colleghiamoci tutti per una autentica emancipazione.
Nessun commento:
Posta un commento