martedì 7 giugno 2011

REFERENDUM - CISNETTO&CO I tifosi del “No” fanno le vittime.


   Sono pochi e sulla difensiva. I sostenitori del “no” al referendum sull’acqua si ritrovano a Roma, nel minuscolo auditorium sotto l’Ara Pacis, per difendere le proprie ragioni. Padrone di casa il giornalista e organizzatore di eventi Enrico Cisnetto, che inserisce la campagna anti-referendaria nella cornice di Roma Incontra (una manifestazione patrocinata dal Comune e dal sindaco Gianni Alemanno). Sale sul palco e denuncia “insulti o comunque atteggiamenti verbalmente violenti”. La linea Cisnetto è chiara: di referendum in Italia ce ne sono stati tanti, con il quorum pochi, quindi meglio non andare a votare che votare no. La pensa diversamente l’ex sindaco di Torino Sergio Chiamparino, “potrei votare due no sull’acqua”, perché, spiega, se si elimina la remunerazione del capitale investito ci saranno meno investimenti sulle reti e cancellare l’obbligo di fare gare consentirà comunque ai Comuni che ne hanno bisogno di farle. Raffaele Bonanni, leader della Cisl, invece tifa per il flop perché “io non credo nell’istituto referendario”, Ci sono pure soggetti direttamente coinvolti, come l’amministratore delegato dell’Acea Marco Staderini. Omaggio ai partecipanti: un libro sul valore dell’acqua con prefazione di Matteo Renzi. Ma il pubblico è fatto soltanto da giornalisti e staff dell’evento. 
Articolo tratto da Il Fatto Quotidiano, 07 giugno 2011, 

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