La Corte di Cassazione ha stabilito che il 12 e 13 giugno il quesito sul nucleare farà parte della tornata referendaria.
Il primo si' al referendum sul nucleare arriva dunque dalla Corte di
Cassazione, che sanziona: vale la richiesta di abrogazione, ma rivolta
al testo del decreto omnibus appena uscito dalle Camere, quello che
modificava per un certo tempo la normativa vigente. Verranno quindi
stampate nuove schede per una consultazione. Finisce male il tentativo
del governo di eliminare quello che è forse il quesito piu' sentito
dagli italiani, nella speranza che il quorum non venga raggiunto e che
falliscano i referendum, per evitare, soprattutto, il quesito che piu'
spaventa Berlusconi: quello sul legittimo impedimento. Lo sgambetto alla
consultazione diretta non ha funzionato, rimane il rischio che la
scarsa o nulla informazione sui referendum possa condizionare la
presenza alle urne. E' sempre piu' importante quindi che tutti i
singoli e le realtà politiche e sociali si mobilitino in prima persona
per dare visibilità ai referendum sul nucleare, sul legittimo
impedimento e sull'acqua pubblica, come da mesi stanno facendo i varii
comitati e coordinamenti in difesa dei beni comuni di cui anche Sinistra
Critica fa parte.
Sinistra Critica invita tutti e tutte il 12 e 13 giugno a recarsi ai seggi per votare 4 volte SI'!
giovedì 2 giugno 2011
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