venerdì 2 marzo 2012

Se lo sciopero si fa generale


L'appello degli autoconvocati per generalizzare la mobilitazione del 9 marzo indetta dalla Fiom. E a Roma la Cub decide di proclamare uno sciopero nella stessa giornata
Sta crescendo il sostegno a una generalizzazione dello sciopero del 9 marzo, indetto dalla Fiom nel comparto dei metalmeccanici per contestare la politica della Fiat e quella del governo relativa alla riforma del mercato del lavoro. L'appello promosso dai Lavoratori autoconvocati - e disponibilequi - ha ottenuto centinaia di firme da parte di delegati sindacali di varie categorie e sindacati ed è di ieri la notizia che la Cub di Roma e Lazio ha deciso di proclamare anch'essa uno sciopero per il 9 marzo adottando così la data della Fiom. Segnali parziali, certo, ma anche importanti per continuare a segnalare l'esigenza di una forte unità del mondo del lavoro. Di seguito l'appello degli autoconvocati e il documento della Cub.
Se Atene piange, Roma non ride. Appello per la generalizzazione dello sciopero del 9 marzo


Si parla ogni giorno della crisi e delle ricette per uscirne. Eppure questa crisi la stiamo pagando principalmente noi lavoratori dipendenti, precari, donne, immigrati, disoccupati e pensionati a basso reddito che per anni abbiamo ingrassato col nostro lavoro flessibile, nocivo e malpagato le tasche di imprenditori, amministratori e speculatori.

È ormai evidente che nemmeno questo governo farà pagare la crisi a chi l’ha provocata, ma anzi cancellerà i nostri residui diritti e aumenterà l’insicurezza del futuro per salvare unicamente banche e imprese sostenendo i diktat della lettera della BCE.
In Grecia queste ricette stanno già provocando da mesi scioperi veri che bloccano il paese e una rivolta sociale contro i licenziamenti di massa, la disoccupazione alle stelle e la miseria crescente. Ma anche in Italia arriveremo presto a quelle condizioni con le manovre del governo Monti.
Con l’ultima controriforma delle pensioni lavoreremo fino alla soglia dei 70 anni mentre il 30% dei giovani è oggi senza lavoro e l’80% delle nuove assunzioni sono con contratti atipici. Come se non bastasse il nuovo governo vuole ora concedere alle imprese la libertà di licenziare per tre anni anche quei pochi neoassunti o stabilizzati che avranno un contratto a tempo indeterminato.
Così il governo Monti aprirà la strada alla cancellazione dell’articolo 18, preparerà la strada allo smantellamento del contratto nazionale (già attaccato dall’accordo del 28 giugno e dall’articolo 8 dell’ultima finanziaria di Berlusconi), procederà all’eliminazione degli ammortizzatori sociali come cassa integrazione (ordinaria straordinaria in deroga) e mobilità…e già si parla di introduzione della mobilità nel pubblico impiego!
QUESTO GOVERNO SPIANERA’ LA STRADA ALLE IMPRESE
PER AVERE MANO LIBERA SUI LICENZIAMENTI DI MASSA

Siamo quindi noi lavoratori flessibili e generazioni precarie gli unici che andranno veramente in “default” se continueranno ad essere applicate le politiche di austerity della BCE, i tagli e la cancellazione di diritti da parte del governo Monti e le controriforme della Confindustria!
Bene ha fatto la Fiom a proclamare lo sciopero generale di categoria per il 9 marzo per difendere l’art. 18 ed il contratto nazionale, contro le deroghe e per estendere le tutele a tutto il mondo del lavoro.
Ma la libertà di licenziamento riguarderà tutte le categorie e settori del lavoro!
Se cancellano un diritto a uno, lo tolgono a tutt*!

Tutti saranno coinvolti! Le lavoratrici ed i lavoratori pubblici e della scuola, del commercio e dei trasporti, i chimici ed i tessili, delle tlc o dei call center, delle cooperative e dell’edilizia…
Facciamo appello quindi che lo sciopero del 9 marzo
sia generalizzato a tutte e tutti dai sindacati di base con proprie piattaforme,
da tutte le categorie della Cgil e dalle RSU di ogni settore.

Dobbiamo scendere in piazza e aprire una mobilitazione permanente fino al ritiro delle manovre di Monti e di qualunque delegazione sindacale dal tavolo di confronto con il Governo che ha il solo compito di affossare art.18 e ammortizzatori sociali.
Rossella Porticati, rsu Fiom Cgil Piaggio; Pasquale Loiacono, rsu Fiom Cgil Fiat Mirafiori; Stefano Birotti, rsu Fiom Cgil Fiat Pomigliano; Massimiliano Murgo, operaio Marcegaglia Buildtech; Nando Simeone, rsa Filcams Cgil Farmacap; Riccardo De Angelis, rsu Flmu Cub Telecom; Roberto Firenze, rsu Usb Comune di Milano; Federico Giusti, rsu Cobas Comune di Pisa; Le rsu Fiom Cgil della PERINI spa Lucca: Carlo Iozzi, Alessandro Zanni, Fabio Davide, Mario Citti e Roberto Casini; Le rsu Finder Pompe Spa Stabilimento Cerpelli (LU); Gigi Malabarba, operaio Alfa Romeo Arese in pensione; Francesco Cori, Coord. precari della scuola; Alberto Pantaloni, rsu Slc Cgil Comdata Torino; Stefano Quitadamo, cassintegrato Maflow Trezzano S/N (MI); Andrea Fioretti, Filcams Cgil appalti Selex Elsag; Rino Lamonaca a nome delle rsu del Politecnico di Torino; Coordinamento Precari nidi e materne del Comune di Torino; Collettivo Mirafiori Torino; La lista CGIL per elezioni RSU Dir. Gen. Monopoli di Stato; Andrea Cavola, esecutivo nazionale Usb Trasporto Aereo; Paolo Casole, operaio Fiom Cgil Piaggio Pontedera; Francesco Locantore, Direttivo Flc Cgil Roma e Lazio; Osvaldo Celano, rsu Flmu Cub Marcegaglia Buildtech; Alessandro Perrone, Fiom Cgil cassintegrato Eaton Monfalcone; Christian Di Nicola, Direttivo Fiom Cgil Roma Nord; Riccardo Filesi, coord. cassintegrati Alitalia; Spartaco Martinelli, rsa Filcams Cgil ipercoop Roma; Virginio Pilò, Cub Università di Bologna; Maurizio Bacchini, Fiom Cgil Baxter SpA Roma; Carlo Carelli, rsu Filctem Cgil Lodi; Claudio Simbolotti, Usb Ferrovie; Renato Pomari, rsu IBM Vimercate e direttivo Fiom Cgil Brianza; Italo Gentosi, Fiom Cgil Trenton Frassinoro (MO); Michele Salvi, rsu Usb Regione Lombardia; Emanuela Pulcini, rsa Pierreci Codess Cultura e direttivo Filcams Cgil Roma e Lazio; Deo Peppicelli, rsu Slai Cobas IBM Roma; Adriano Alessandria, ex-rsu Fiom Cgil Lear Grugliasco in mobilità; Nico Vox, rsu ospedale Don Gnocchi direttivo Fp Cgil Milano; Giovanni Evacuo, rsu Fiom Cgil Castelfidardo (MC); Federico Rossetti, rsu Slc Cgil Telecom Italia; Fabio Opimo, rsu Slc Cgil Telecom Italia; Marina Citti, Cgil Menarini SpA Pomezia; Gianluca Bontempi, ex-rsa Fisac Cgil licenziato Assicurazioni Generali; Maddalena Antonini, rsu Cgil FP Trieste; Paola Gasbarri, rsu Cobas Sanità Venezia; Achille Zasso, Rete 28 Aprile Milano; Massimo Dalla Giovanna, rsu Slc Cgil Ericsson Genova; Paola Tacconi, rsu Fisac Cgil MPS Fano (PU); Luca Climati, rsu Usb INPS; Renato Caputo, Flc Cgil Roma; Marco Beccari, insegnante precario Roma; Luca Martinelli, rsu Sabo s.p.a e Direttivo provinciale Filctem Cgil Bergamo; Fabrizio Cottini, Fiom Cgil Sielte; Sante Marini, Fiom Cgil Alcatel Alenia; Marco Elia, Dottorando La Sapienza Coll. Resistenza Universitaria; Franca Treccarichi, Direttivo Regionale Cgil FP Piemonte; Fabrizio Montuori, lavoratore Vodafone Milano; Roberto Villani, Usb Scuola Roma; Sergio Falcone, Istituto Centrale per i Beni Sonori ed Audiovisivi; Donatella Biancardi, rsu Usb Regione Lombardia; Aurelio Macciò, rsu Ministero della Salute e Direttivo FP Cgil Genova; Amedeo Testa, iscritto Cgil ENI Gas & Power Napoli; Emanuele Rota, rsu Filctem Cgil Bergamo; Donato Agosto, rsu FP Cgil Campobasso; Mario Mariani, SSC Roma; Simone Donnini, restauratore Nettuno (RM); Vincenzo Orlando, rsu Fiom Cgil Brembo; Valerio Tradardi, Spi Rete 28 Aprile nella Cgil Milano; Matteo Lenelli, operatore sociale Cusano Milanino (MI); Eugenio Viceconte, direttivo Slc Cgil Pomezia-Castelli; Alessandro Fico, rsu Fiom Cgil Irinox Conegliano (TV); Stefano Paterna, Cgil RAI Roma; Stefano Bezzeccheri, rsu Pieralisi Maip spa Jesi (AN) e direttivo Fiom Cgil Marche; Casimiro Animali, Fiom Cgil Pieralisi Maip spa Jesi (AN); Massimiliano Pera, direttivo Fiom Cgil Lucca; Gabriele Vesco, Cgil Rete 28 Aprile Venezia; Flavia Lepre, Flc Cgil Napoli; Massimiliano Spinello, rsu/-rls Fiom Cgil Luna Quinto Campocavallo Osimo; Bruno De Martinis, rsu Cobas Scuola Genova; Nicoletta Cibotti, Fiom Cgil Honda Italia; Gesuina Pili e Francesco Nieddu (Franceschino) Nuoro; Gigliola Corradi, direttivo regionale CGIL Veneto; Claudio Nalli, direttivo regionale Flc Cgil Lazio; Giorgio Ellero, subappalti Fincantieri Friuli-V.G; Silvia Cortesi, Fisac Cgil DB Gruppo Milano; Luciano Luca Pasetti, rsu Filcams Cgil Carrefour market Milano; Flavio Guidi, rsu lista Cobas-Usb-Unicobas Istituto Amaldi Barcellona (Spagna); Cinzia Abramo, Flc Cgil Università di Perugia; Massimo Lolini, rsu Fiom Cgil Lucchini Piombino; Riccardo Dobrilla, Usb Unicredit; Chiara Giunti, bibliotecaria Firenze; Nando Marincione, coop. Capodarco/ASL RMC; Federico Olivieri, ricercatore precario Università di Pisa Flc Cgil; Daniele Morelli, operaio Fiom Cgil Lucchini Piombino; Federica D’Alessandro, direttivo Flc Cgil Roma e Lazio; Flora Cappelluti, Associazione Lombarda dei Giornalisti (Milano); Silva Benedetti, rsu Fiom Cgil LAG; Guido Sfondrini, rsu Usb Regione Lombardia; Monica Chiofi, rsa USI Zetema Roma; Maurizio Malta, coordinamento cassaintegrati Alitalia Filt Cgil; Marco Caffari, rsu Slc Cgil Telecom Italia; Patrizia De Giglio, rsu Flmu Cub SSC (gruppo Telecom); Annalisa Lombari, lavoratrice Telecom Italia Roma; Francesco Paolo Caputo, Flc Cgil Coordinamento Precari Scuola; Rochy Geneletti, macchinista ferroviere Trenord Bergamo; Claudio Meloni, Filcams Cgil Roma; Massimilianoo Lanciotti, rsu Flmu Cub Telecom Italia; Mariagrazia Perissin, insegnante scuola primaria Villesse (GO); Enzo Decorti, dipendente Comune di Villesse (GO); Angelo Pedrini, sindacalista Milano; Daria Faggi, Unione Inquilini Livorno; Fabio Gatto, infermiere Usb Sanità Livorno;; Davide Buoncristiani, rsa Usb; Alfonsina Palumbo, Direttivo regionale Fisac Cgil Campania; Angelo Mapelli, pensionato; Bob Fabiani, Blogger-Scrittore Roma; Fabrizio Fidati, rsu Usb Comune di Pistoia; Stefano Guarguaglini, insegnante Piombino; Stefano Mori, Usb Comune di Brescia; Giorgio Seconi, ABB SpA – Automation Products Division Milano; Anna Villa, Filctem Cgil; Angelo Imbrogno, insegnante Roma; Francesco Vitale, impiegato pubblico Bologna; Walter Aiello, ferroviere e direttivo Filt Cgil Emilia Romagna; Damiana Mele, rsu Fp Cgil osp. Don Gnocchi Milano; Fabio Bertinetti, rsu Slc Cgil Vodafone; Francesca Roncacci, rsu Slc Cgil Vodafone; Pietro Monticelli, rsu Flmu Cub Maflow Trezzamo S/N Milano; Enrico Giardino, Forum DAC; Dino Zucchini, lavoratore Telecom Italia Roma; Simone Servello, Flmu Cub operaio in mobilità Terex-Comedil; Andrea Bezeredy, rsu Fiom Cgil Ultraflex SpA Genova; Fabiano Fico, lavoratore Festa srl Gruppo SNAI; Gioacchino Genchi, FP Cgil Sicilia; Lucia G. Quagliano, Usi ricerca Roma; Massimo Trizio, insegnante precario; Gabriele Attilio Turci, Cobas Scuola Forlì; Gabriella Petrarulo, Comitato Cassaintegrati Alitalia “Overbooked”; Giorgio Massi, pensionato; Lia Didero, rsu Cgil Arpam Pesaro; Norma Bertullacelli, insegnante Genova; Gianpaolo Rosato, lavoratore Farmacap Roma; Paolo Nanut, giornalista pubblicista precario Sant’Andrea Gorizia; Stefano Boero, rsu/rls Università di Genova; Antonio Nicoli, impiegato INAIL ex ISPESL; Diego Negri, facchino; Antonietta Moras, SPI Cgil Roma; Giuseppe Vassallo, Dir. Filctem Cgil Genova “Aster spa Comune di Genova”; Luciano Impiccini, rsu Fiom Cgil Direttivo Prov. Teramo; Stefano Ulliana, insegnante precario Codroipo Udine; Elena Bega, rsu Fiom Cgil Siemens; Ines Caiazzo, docente Ministero Pubblica Istruzione Napoli; Gemma Gentile, Docente Napoli; Carlo Antonicelli, free lance; Felice Dileo, rsu Natuzzi Bari; Massimo Martorana, rsu Flai Cgil Coop.Sociale Il Trattore Roma; Luigi Sorge, Usb Fiat Cassino (FR); Antonello Tiddia, rsu Cgil Carbosulcis; Massimo Carlini, Direttivo XVI Lega Spi Cgil Roma Ovest; Ascanio Bernardeschi, Volterrra (PI); Edvino Ugolini, Rete Artisti contro le guerre; Giggi Dromedari, rsu Cgil Asl Rm G; Paola Slaviero, insegnante in pensione Spi Cgil Roma; Calogero Cannarozzo, FP Cgil Medici Livorno; Ettore Zerbino, Medico Psichiatra Roma; Amilcare Pucci, Cgil Colgate Palmolive; Raffaele Simonetti, Milano; Mirca Franchi, Alma Mater Studiorum Università di Bologna; Adriana Dadà, Flc Cgil Firenze; Alessandro Terracciano, funzionario Agenzia delle Dogane Roma; Daniela Fiaschi, lavoratrice dell’ Università di Pisa; Rolando Graziosi, Tecnico INAIL ex ISPESL; Ugo Sindici, assistente di volo Alitalia CAI; Domenico Stratoti, Filcams Cgil Roma e Lazio; Donato Romito, rsu Unicobas Scuola Pesaro; Luisa Stendardi, funzionario pubblico Cgil Fp Roma; Simone Tazzioli, lavoratore c/o AUSL di Modena; Alberto Napoli, Usb Pubblico Impiego Pisa; Leonardo De Angelis, rsu Sistemi Informativi Roma; Leonardo Favaro, rsu Gruppo SME SpA e direttivo Filcams Cgil Treviso; Isidoro Migliorati, rsu Usb MEMC SpA Novara; Francesca Fabbri, Diretti Provi Filcams Cgil Genova; Vilma Gidaro, rsu MiBAC – ICCU direttivo FP Cgil Roma-Centro; Gino Parisotto, Fisac Cgil Vicenza; Donatello Santarone, professore associato Università degli Studi “Roma Tre” e Coordinatore del Cesme; Sandro Moneta, FP Cgil Roma Sud; Lutz Kühn, Fiom Cgil ex-Nokia Siemens in mobilità; Massimo Filippini, direttivo Filcams Cgil Genova; Paolo Consolaro, pensionato scuola Vicenza; Ilario Germinario, Usb\AS.I.A Grosseto; Luisa Gaetti, Fisac Cgil Monte Paschi (Roma).

L'indizione dello sciopero della Cub di Roma
La CUB di Roma ha deciso di proclamare lo sciopero generale per tutte/i le lavoratrici ed i lavoratori di Roma e del Lazio per l’intera giornata del 9 marzo p.v. contro le politiche del lavoro e pensionistiche attuate dall’attuale governo e contro la pericolosa piega che, al di là delle sceneggiate dei tre segretari generali di CGIL-CISL-UIL, sta prendendo la trattativa tra Governo-Confindustria ed i tre sindacati.
La trattativa rappresenta l’ennesima mistificazione consumata sulla pelle dei precari e che ha l’unico fine di rendere ancora più deboli le difese fornite dagli ammortizzatori sociali, in nome di una inesistente equità, indebolire la democrazia nei posti di lavoro ed i diritti di chi lavora: i protagonisti di questa trattativa sono gli stessi, governi e sindacati confederali, che nell’ultimo ventennio, in ossequio al pensiero unico liberistico ed alla speculazione finanziaria, hanno fatto sì che le tipologie di contratto passassero da 9 alle attuali 46. E tutto ciò è stato sempre messo in atto, dichiarando di favorire, in tal modo, attraverso la flessibilità, l’occupazione, in particolar modo quella giovanile.
I risultati sono sotto gli occhi di tutte/i ed è chiaro che questi “medici” non potranno che far morire il “paziente”. C’è bisogno, perciò, che le lavoratrici ed i lavoratori riprendano in mano il proprio destino ed attraverso le lotte, impongano un cambio radicale della politica economica del presente e dei futuri governi e sconfessino chi dice di rappresentarli al tavolo della trattativa.
Per l’importanza di queste ragioni, della posta in gioco, abbiamo ritenuto importante unire le nostre forze a quelle della FIOM e proclamare lo sciopero nella stessa giornata, superando le differenze forti che pure esistono.
Un esempio su tutti: quello che la FIOM sta subendo sui posti di lavoro da parte della FIAT e di FINMECCANICA, la CUB, e tutto il sindacalismo di base, lo patiscono dal 1996, nell’indifferenza, se non addirittura con la complicità di CGIL-CISL-UIL.
E’ tempo, però, di unire le lotte, superando anche importanti differenze, perché senza risposte di lotta niente cambierà in questo Paese.

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