martedì 20 marzo 2012

Cronache dai blocchi operai.

Nel giorno della grande trattativa sul lavoro manifestazioni, blocchi e presidi nelle due ore di sciopero indetto dalla Fiom. Una prima mappa delle iniziative
Ancona, traffico in tilt
Traffico impazzito stamani lungo la Ss 16 ad Ancona, la principale via di accesso alla città provenendo dall'A14 nord, per un blocco stradale degli operai Fiom dei cantieri Crn e Isa, che hanno occupato la statale all'altezza dell'area della frana Barducci. La protesta è stata indetta nell'ambito delle due ore di sciopero proclamate dalla Fiom nazionale in difesa dell'articolo 18. Circa 200 i manifestanti, che chiedono anche un referendum fra i lavoratori sulla riforma allo studio di Governo e sindacati. (ANSA).

Cortei a Reggio e provincia
In coincidenza con l'incontro tra Governo e Parti sociali, i sindacati reggiani e le Rsu aziendali (in testa la Fiom Cgil) hanno mobilitato in massa gli operai delle maggiori aziende di Reggio Emilia (città dove vive il leader nazionale della Fiom Maurizio Landini) che dalle 10 sono scesi in strada per manifestare in varie zone della città. Uno sciopero di due ore ha interessato il Gruppo Brevini e la Lombardini - Meta System. Cortei sono partiti anche dal quartiere industriale di Mancasale con operai delle ditte in sciopero Rcf, Sacmann, Eurocastings, Bell Landi; dalle 11 si sono mobilitati a Bagnolo (a ridosso della città) i dipendenti delle aziende Ognibene, Emak, Alubel. A Rubiera i dipendenti delle aziende metalmeccaniche ceramiche ed edili hanno cominciato a manifestare dalle 10 sulla via Emilia. Sciopero anche alla Tecnogas di Gualtieri, nel distretto industriale di Luzzara e a Lentigione di Brescello dove ci sono gli stabilimenti di Terex (gruppo americano che ha acquisito la Fantuzzi-Reggiane) e Immergas. Un'ora di sciopero anche nella zona di Correggio e San Martino in Rio (qui scioperano Fiom e Uilm mentre Fim non aderisce). Due ore di sciopero infine all'Interpump dalle 10.30 alle 12,30 e in altre aziende della zona di San'Ilario d'Enza. (ANSA).

Scioperi nelle fabbriche in Piemonte
Numerose fabbriche metalmeccaniche del Piemonte hanno scioperato oggi in difesa dell'articolo 18. Lo rende noto la Fiom che annuncia altre fermate per domani. Nella provincia di Torino hanno scioperato Federal Mogul, Olivetti, Fucine Rostagno, Romi, Berco, Emarc, Intek, Ceva, Idrosapiens, Bertot, Comital, Kuene Nagel, Skf Bss, Pogliano BusBar, Elbi, Vertek, Sogefi, Bher Tronic, Aries Mecaplast con un presidio davanti ai cancelli e blocco della tangenziale, Agrati, Ibs; Tekfor, Prima Industrie, Rostan, Graziano, Tyco, Precision, Olsa, Bending Tooling, Eko, 2 A, Alessio tubi. Si sono fermate ad Alessandria Bticino, Cerutti, Kme, Inox , Schiavetti, Nuova Elettrofer; a Cuneo Valeo, Graziano, Bottero e la Cometto, nel Vco sono state proclamate le ultime 2 ore di ogni turno; a Novara Meritor, Praxair, Isringhausen, Verbano Trasformatori; a Biella Obem e Bonino, ad Asti la Marcegaglia. «Gli scioperi di oggi e anche quelli previsti nei prossimi giorni - commenta Federico Bellono, segretario generale della Fiom torinese - dimostrano la volontà dei metalmeccanici torinesi di non farsi scippare diritti importanti come l'art 18 e la volontà di far sentire la propria voce nella trattativa in corso con il governo». Per il responsabile del settore auto della Fiom nazionale Giorgio Airaudo «i lavoratori difendono il loro articolo 18 perchè non è accettabile che le persone restino da sole di fronte al rischio dei licenziamenti». (ANSA).

Sciopero di due ore dei lavoratori delle imprese di appalto del Petrolchimico
I lavoratori degli appalti metalmeccanici del settore chimico hanno scioperato per due ore all’inizio del turno di lavoro per protestare contro le scelte del governo che punta a cancellare l’articolo 18 e ridurre gli ammortizzatori sociali. Lo sciopero è riuscito ed altissima è stessa l’adesione dei lavoratori metalmeccanici e delle imprese di appalto del petrolchimico e della Raffineria. I lavoratori hanno dato vita a presidi con volantinaggio davanti alle portinerie del Petrolchimico e della Raffineria determinati a contrastare le scelte del governo e della Confindustria che vorrebbero i licenziamenti facili nelle fabbriche, e la riduzione delle tutele e degli ammortizzatori sociali nella crisi.
20/3/2012

Segreteria FIOM CGIL Metropolitana di Venezia



Le fabbriche che si sono fermate a Parma
A seguito di quanto sta' emergendo in queste ore, relativamente allo stato della trattativa che si sta svolgendo tra Governo e parti sociali, nel nostro territorio in diverse realtà produttive vengono messe in atto iniziative di protesta promosse dalle RSU.
Le motivazioni sono tutte coerenti e in continuità con lo sciopero del 9 marzo e si respinge, pertanto, ogni manomissione dell'Articolo 18 come, del resto, affermato anche dal Direttivo nazionale della Cgil del 27 febbraio. Si riconferma, quale unica disponibilità al confronto, la proposta per una riduzione dei tempi dei processi.
In mattinata con diverse modalità le RSU hanno effettuato fermate, assemblee in sciopero e presidi, nelle seguenti aziende: Gea Procomac – Nilma – Sidel – Ocme – CFT – San Polo Lamiere – BP Battioni Pagani – Spx Italia – Battioni Pagani Pompe – Faram Technology System – Crown – Tas Spa – Canessa – Promec – Matthews – SMA Serbatoi di San Secondo – SMA Serbatoi di San Prospero – Alfa Derivati – Pellacini – Trancerie Emiliane di Parma - Trancerie Emiliane di Respiccio – Mingazzini – I.L.L.A. Spa.
Altre aziende si fermeranno nella giornata di oggi, mentre si preannunciano già per la giornata di domani, mercoledì 21 marzo, le fermate dei lavoratori della Robuschi Spa, Casappa Spa, Wittur Spa.
Segreteria Fiom Cgil Parma

Sciopero al Nuovo Pignone, blocco del traffico a Massa
Sciopero di un'ora questa mattina dei lavoratori Fiom e Uilm del Nuovo Pignone di Massa Carrara per difendere l'articolo 18 dalle nuove manovre del governo. Davanti ai cancelli dell'azienda massese, circa 200 lavoratori hanno bloccato il traffico e distribuito volantini agli automobilisti. Volantinaggio e raccolta di firme anche davanti ai Nuovi Cantieri Apuani dove la Fiom, da sola, ha raccolto 200 lavoratori di tutte le aziende meccaniche della provincia per una manifestazione di protesta contro quella che è stata definita una «manomissione» dell'articolo 18 che «riduce il lavoro ad una merce, senza libertà e dignità». Dalle 14 alle 16 i lavoratori hanno scioperato e occupato il lungomare, davanti a Nca, senza creare comunque grossi disagi alla viabilità. (ANSA)

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