martedì 27 marzo 2012

Salto di Quirra, gli indagati Nato

La Procura ha chiuso le indagini e mette sotto inchiesta generali, tecnici, medici e il sindaco di Perdasdefogu. "E' una grande giornata" esultano le associazioni che si sono battute contro il poligono
La procura della repubblica di Lanusei ha comunicato la conclusione delle indagini sulla contaminazione al poligono di Quirra, in uso alla Nato e al campo di interesse militare-industriale di Finmeccanica. Risultano indagate venti persone, generali, graduati, tecnici, periti, medici ed infine il sindaco di Perdasdefogu. Le ultime indagini, condotte sulle salme riesumate di alcuni dei pastori deceduti nella zona, hanno rivelato la presenza di torio radioattivo nei tessuti; le falde che alimentano gli acquedotti per la valle, con circa ventimila abitanti, risultano contaminate. Le imputazioni sono tutte ricondotte alla fattispecie criminale consistente nell'impedimento, nella manipolazione, nella minimizzazione e nella negazione della condizione di rischio per l'ambiente, per gli animali e per la vita umana. Il processo comincerà da questo punto.

"Questo è un giorno importante non solo per le vittime, ma anche per quelli che si sono battuti in questi anni nel loro nome" scrive in un comunicato Sinistra Critica sarda che commenta la notizia. "I veterinari e i pastori, le mobiltazioni antimilitariste, i gruppi indipendentisti e le voci coraggiose nella sordità delle istituzioni, tra le quali quelle di Mauro Bulgarelli e di Gigi Malabarba nel Senato della Repubblica. E' un giorno importante soprattutto per il comitato Gettiamo le basi, per Mariella e anche per noi di Sinistra Critica, che ne condividiamo la lunga battaglia".
Da L'Unione sarda
Su diciotto salme riesumate, sono stati ritrovati dati superiori alla norma in dodici casi. È la prova, secondo la Procura, del rapporto diretto tra attività svolte nel poligono dal 1956 a oggi praticamente senza controllo, il disastro ambientale tra Perdasdefogu e Villaputzu, certificato da analisi su analisi, e l'insorgenza di malattie e tumori in chi ha frequentato quella zona.

«Spero di aver contribuito a fare chiarezza su quel che è accaduto nel Salto di Quirra. Sono contento di aver aiutato la Sardegna, fornendo una serie di risultati delle mie indagini al Procuratore di Lanusei, Domenico Fiordalisi. Poi la lettura dei dati e le scelte spettano ad altri. Cioè ai giudici e a voi sardi». Evandro Lodi Rizzini non dice altro. È il fisico di Brescia e del Cern di Ginevra che ha trovato torio radioattivo nelle ossa dei pastori morti attorno al Salto di Quirra. .
VENTI INDAGATI- Da qui l'avvio di conclusione delle indagini recapitato da Fiordalisi a venti indagati: sei ex comandanti del poligono di Perdas, due responsabili del distaccamento a mare di capo San Lorenzo, il tenente Walter Carta (responsabile del servizio di Prevenzione del poligono nonché ex sindaco di Forza Italia di Perdasdefogu), quattro esperti dell'Università di Siena (avrebbero taciuto sulle quantità di torio ritrovate nei terreni, in alcuni punti 35 volte superiori al fondo naturale del terreno), tre membri della commissione Difesa (i controllori del lavoro dell'Ateneo toscano), due chimici della Sgs di Torino (accusati di aver detto il falso quando hanno assolto dall'accusa di inquinamento le attività militari), il sindaco di Perdasdefogu, Walter Mura (Pd) e il professore universitario cagliaritano Pierluigi Cocco (medico competente della base) per aver ostacolato le indagini

Nessun commento: