martedì 22 maggio 2012

RISPOSTA DEL COMITATO CUNEESE ACQUA BENE COMUNE ALLE DICHIARAZIONI DELLA LEGA NORD E DELL'ASSESSORE COLOMBATTO.


Abbiamo letto l’intervista all’assessore Colombatto e abbiamo deciso di scrivere questo comunicato per correggere i numerosi errori che compaiono nel comunicato firmato dalla segreteria provinciale della Lega Nord. Cominciamo subito col dire che la campagna “Annulla la delibera” NON è stata lanciata dal PD. Essa è frutto del lavoro del Comitato Cuneese Acqua Bene Comune che in sintonia con il Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua sta portando avanti delle iniziative per ottenere il pieno rispetto dell’esito referendario. Questa svista ci sorprende:  l’assessore Colombatto dovrebbe esserne a conoscenza visto che era presente all’incontro del 14 febbraio 2012 ed è stato proprio durante quell’incontro che la delegazione del comitato ha annunciato di voler partire con una campagna per chiedere l’annullamento della delibera 15/2010, confermata poi dalla 2/2011. Poi ci chiediamo se i componenti la segreteria provinciale della Lega Nord e l’assessore Colombatto abbiano avuto tra le mani una delle cartoline che i cittadini stanno sottoscrivendo perché, se l’avessero vista, avrebbero certamente notato la presenza di simboli del Forum Italiano dei Movimenti dell’Acqua e non certo del PD, partito  che peraltro in molte amministrazioni italiane non si sta affatto spendendo contro la privatizzazione dell’acqua. Ribadiamo per l’ennesima volta che il comitato è assolutamente indipendente dai partiti politici: se militanti del PD hanno raccolto le firme sulla nostra campagna è perché la condividono e la appoggiano come stanno facendo oltre dieci sindaci della provincia appartenenti a diverse forze politiche e come stanno facendo migliaia di cittadini (ad oggi oltre 3000!), anche elettori della Lega.

Secondo Colombatto sarebbe una nostra interpretazione che la delibera 15/2010 stabilisca la gara d’appalto internazionale entro il 2017.
Per chi avesse la pazienza e la curiosità di leggerla, la delibera è scaricabile a questo link http://www.provincia.cuneo.it/allegati/node/171/verbale_di_deliberazione_n_15_19493.pdf. Al punto 2 viene stabilito “Di individuare, pertanto, il modello di cui all'art.23-bis, lett. a)[...]” che semplicemente significa GARA DI APPALTO INTERNAZIONALE mentre al punto 3 si parla di “atti propedeutici necessari al fine della gara […]tenendo conto che, ove le gestioni transitorie vengano a scadenza successivamente, il gestore unitario individuato con gara subentrerà ad esse […]”. Quasi tutte le scadenze delle gestioni transitorie affidate con le delibere del 2006 e 2007 si hanno al 2017, quindi la gara andrà bandita entro quell'anno.
L’assessore, nel descrivere le motivazioni che hanno portato all’approvazione della delibera, dice che questa fa seguito ad una “direttiva comunitaria che proibisce la parcellizzazione della gestione del sistema idrico”: potrebbe chiarirci di che direttiva comunitaria sta parlando, o forse si tratta di un’altra svista? Meglio avrebbe fatto ad informarsi prima dal superpagato consulente esterno (7.500€ al mese + rimborsi spese) con la cui nomina la presidente Gancia ha di fatto commissariato la direzione dell'ATO. Forse si voleva fare riferimento alla legge Galli del 1994? Questa sì che invitava ad una gestione unitaria del servizio idrico integrato, principio che in provincia di Cuneo dal lontano 1994 non ci si è mai posti il problema di applicare. Ben diverso è stato però l’atteggiamento di fronte al principio del “recovery full cost” (tutte le spese in tariffa) sempre contenuto in quella legge e che invece è stato immediatamente recepito.
Infine è assurdo l’appiglio “all’interruzione di un servizio di pubblica utilità”: ricordiamo all’assessore che l’articolo 23 bis che ha ispirato le delibera 15/2010  è stato abrogato con il referendum dello scorso giugno; in altre parole è stato cancellato, non esiste più e con esso hanno cessato di esistere le scadenze temporali che avrebbero causato l'interruzione. Riteniamo perciò che non abbiano motivo di esistere nemmeno delibere che si basano su quell’articolo o per l’assessore Colombatto una delibera della Conferenza d’Ambito ha valore giuridico superiore a quello di un esito referendario?

A questo punto siamo noi a chiederci quando certi partiti politici la finiranno di prendere in giro gli elettori e soprattutto quando la smetteranno con le strumentalizzazioni e le falsità per attaccare i propri avversarsi politici. La povertà e l’inesattezza delle argomentazioni contenute nelle dichiarazioni della Lega sono sintomo del distacco che molti partiti politici vivono rispetto a quello che si muove concretamente nella realtà territoriale del cuneese. Il comitato è sempre disponibile ad un incontro per cominciare a tracciare la strada della ripubblicizzazione del servizio idrico integrato, attraverso una gestione pubblica e democraticamente partecipata, ma da parte dei rappresentanti della Conferenza d’ambito, incontrati due volte nel corso delle nostre campagne, non si è mai andati oltre le promesse. Il 12 giugno, giorno in cui consegneremo in provincia le cartoline firmate dai cittadini, potrebbe essere l’occasione per andare oltre le dichiarazioni di intenti. Noi staremo a vedere e ne trarremo le dovute conseguenze politiche.

Comitato Cuneese Acqua Bene Comune

Le dichiarazioni della Lega e l'intervista all'assesore Colombatto si trovano a questo link: http://www.targatocn.it/2012/05/15/sommario/cuneo-e-valli/leggi-notizia/argomenti/politica/articolo/la-lega-sulle-firme-raccolte-dal-pd-per-il-ritiro-di-due-delibere-ato-firmate-da-importanti-espone.html

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