lunedì 21 maggio 2012


Gli occupanti di Francoforte

Nonostante il dispiegamento di polizia, migliaia di manifestanti riescono ad attraversare il centro finanziario più importante d'Europa. Cortei dal mattino presto e sostegno dei sindacati. Parlano gli italiani arrestati
Sal. Can.
Da Il Fatto Quotidiano


Alla fine Francoforte si è bloccata da sola. Lo spiegamento di polizia, il numero dei manifestanti, il gioco a rimpiattino che si è verificato per tutta la giornata di ieri, contrassegnata ancora da numerosissimi arresti, oltre 400, ha paralizzato la sede dell'Eurotower presa d'assalto per tutta la giornata da gruppi di manifestanti. Che sono riusciti ad attraversare anche il centro finanziario, quello dichiarato off-limits. E se il primo giorno, quello degli arresti di circa 100 italiani, era stato caratterizzato da alcune centinaia di manifestanti ieri questi si sono contati a migliaia. Il tentativo di bloccare il centro cittadino, rigorosamente sottoposto a divieto, è iniziato alle 7,30 del mattino con cortei spontanei composti prevalentemente da giovani di varia collocazione: anarchici, autonomi tedeschi, militanti di Attac ma anche del sindacato – non pochi quelli con le spillette dei metalmeccanici della IgMetall o di Verdi – o della sinistra di Linke hanno sfidato i divieti della polizia senza infrangere nemmeno una vetrina o dando vita al minimo scontro. Da segnalare che il corteo, composto da un migliaio di persone, dopo essere stato inseguito dalla polizia si è “rifiugiato” nella sede del Dgb, il potente sindacato confederale tedesco, nel cui cortile è stata allestita una cucina da campo.
La forma della mobilitazione è poco sintetizzabile perché gli appuntamenti sono spontanei e si sono susseguiti per tutta la giornata. E si si sono accavallati ai momenti di discussione come quello sul debito della giornata di ieri o i vari incontri tenuti all'università con centinaia di giovani.
Dal canto suo, la polizia ha esibito un atteggiamento “double-face”: la repressione di qualsiasi manifestazione è stata netta e determinata. Gruppi di agenti si sono lanciati contro i manifestanti bloccandoli, circondandoli e poi iniziando le pratiche di fermo. Che poi sono state gestite con compostezza. Anche se la polizia ha comunque emesso una sorta di Daspo, un divieto di circolazione per i fermati fino a questa mattina, concedendo la partecipazione solo al corteo del pomeriggio che è l'unico a essere autorizzato.
Tra gli arrestati moltissimi italiani – quella italiana è del resto la delegazione estera più numerosa con il cartello Rise Up ma anche i collettivi universitari di Atenei in Rivolta. A essere stati fermati nella giornata di giovedì Francesco Brancaccio, di Rise up e Piero Maestri, portavoce di Sinistra Critica, presente a Francoforte con il cartello “Rivolta il debito”. “E' grave che si siano fermate delle persone, spiega Brancaccio al telefono, solo perché volevano raggiungere un presidio di cittadini con in mano la Costituzione tedesca”. Anche Maestri sottolinea la durezza della repressione anche se, entrambi gli italiani sottolineano la compostezza della polizia, “molto diversa da quella italiana”. “In ogni caso, nonostante i blocchi la manifestazione c'è stata e questo è un risultato certamente positivo” dicono all'unisono.
Si vedrà oggi quale impatto più generale avrà Blockocupy Francoforte. L'appuntamento per il corteo conclusivo è alle ore 14 con un percorso circolare che dovrebbe bloccare ancora una volta il centro finanziario. Le previsioni dicono di una partecipazione significativa e fino a ieri non si sono avuti scontri né cariche indiscriminate.
Intanto in Italia si sono svolte alcune manifestazioni in solidarietà con gli arrestati con un presidio all'ambasciata tedesca a Roma che si è svolto senza incidenti e una manifestazione al consolato tedesco a Venezia in cui si è svolta un'occupazione simbolica.

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