respingiamo la manovra lacrime e sangue del governo:
70 miliardi di euro rubati alle classi popolari
70 miliardi di euro rubati alle classi popolari
Sapevamo tutti che la crisi del capitalismo non era finita e che ben
presto, dopo Grecia e Portogallo e Spagna, anche l’Italia sarebbe finita
nella tormenta. Le classi dominanti in Europa, come in Italia non hanno
nessun vero progetto per il futuro se non quello di scaricare sulla
classe lavoratrici tutte le contraddizioni sociali, economiche ed
ambientali del loro iniquo sistema basato sul profitto, la concorrenza e
il mercato. Ora vogliono che l’enorme debito con cui banche e padroni
si sono arricchiti nel corso degli anni sia pagato dalle classi
popolari. Quando televisioni e giornali di ogni colore dicono “c’è la
speculazione, abbiamo il fuoco in casa, dobbiamo fare sacrifici per
rassicurare i mercati” vogliono dire che le lavoratrici e i lavoratori
dovrebbero lasciarsi spogliare di salari, pensioni, tempo di lavoro e di
vita, servizi sociali e sanitari per dare ai capitalisti e alla
speculazione finanziaria
Per raggiungere questo obbiettivo è stata già messa insieme una “sacra unione” che unisce partiti di governo e di “opposizione”, la confindustria, le tre confederazioni sindacali (che non a caso hanno firmato un patto sociale per legare le mani ai lavoratori), con a capo il Presidente delle repubblica che svolge il ruolo di supremo rappresentante istituzionale del capitalismo italiano.
Tutti pronti a sostenere e varare rapidamente la paurosa stangata da 40 miliardi del governo Tremonti Bossi Berlusconi, (in realtà l’insieme delle misure nel corso dei prossimi anni vale circa 68 miliardi di euro), cioè una vergognosa aggressione sociale contro tutte le classi popolari.
Per raggiungere questo obbiettivo è stata già messa insieme una “sacra unione” che unisce partiti di governo e di “opposizione”, la confindustria, le tre confederazioni sindacali (che non a caso hanno firmato un patto sociale per legare le mani ai lavoratori), con a capo il Presidente delle repubblica che svolge il ruolo di supremo rappresentante istituzionale del capitalismo italiano.
Tutti pronti a sostenere e varare rapidamente la paurosa stangata da 40 miliardi del governo Tremonti Bossi Berlusconi, (in realtà l’insieme delle misure nel corso dei prossimi anni vale circa 68 miliardi di euro), cioè una vergognosa aggressione sociale contro tutte le classi popolari.
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