mercoledì 31 ottobre 2012

"La vergognosa rappresaglia di Marchionne. L'ora della rivolta!"


Con un colpo non troppo a sorpresa, dopo la vergognosa raccolta firme 

orchestrata dall'azienda contro il rientro di 145 lavoratori iscritti Fiom 
decretato in due sedi di giudizio dal tribunale di Roma che ha riconosciuto 
l'evidente comportamento discriminatorio nei confronti degli iscritti ai 
metalmeccanici Cgil, Marchionne ha deciso di licenziare 19 lavoratori 
attualmente in forza nello stabilimento fiat di pomigliano per far posto agli 
altri. Un atto indecoroso , un insulto alla dignita' di un paese che Fiat sta 
abbandonando e che serve esclusivamente a rinfocolare la guerra tra poveri, tra 
lavoratori e a scaricare su altri le sue malefatte. Solo in un paese distratto, 
colpevolmente ripiegato su se stesso, con una politica e un sindacato assenti 
o  complici puo' essere tollerato  un amministratore delegato dispotico quanto 
scarsamente produttivo. Ha approfittato della nuova propaganda di regime sui 
grandi investimenti fiat per il nostro paese, su ennesime promesse che altro 
non sono che la stessa merce spacciata piu' volte, per aprire i licenziamenti. 
(...)
Non e' piu' sufficiente l'indignazione, occorre uno scatto di tutta la Cgil 
per riaprire la vertenza contro il piano Marchionne
. Nazionalizzare gli 
stabilimenti Fiat senza dare un solo euro alla proprieta'. Riaprire gli 
stabilimenti di Termini Imerese e dell'Irisbus di avellino. Solo l'intervento 
del pubblico puo' fermare la distruzione di un patrimonio industriale e 
occupazionale che e' gia' nostra proprieta' per tutti gli aiuti di stato 
concessi nella lunga storia della fabbrica di automobili. Il governo Monti, la 
Fornero e tutti i partiti di governo sono complici di Marchionne nella 
cancellazione della democrazia e dei diritti sindacali dei lavoratori dentro e 
fuori fiat.
Solo la generalizzazione della lotta negli stabilimenti fiat puo' cancellare 
gli accordi della vergogna. Assediamo Pomigliano. Colpiamo gli stabilimenti che 
hanno piu' commesse. Apriamo una vertenza generale utile alla mobilitazione 
contro l'ennesimo accordo separato che si apprestano a sottoscrivere Fim e Uilm 
contro e sulla pelle dei metalmeccanici. Ora!
Sergio Bellavita - Rete 28 aprile Fiom

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