sabato 6 ottobre 2012

Fiom, la sinistra fuori dalla segreteria


Alla fine l'estromissione di Sergio Bellavita dal vertice del sindacato metalmeccanico è avvenuta. Ma passa di misura e la maggioranza si ritrova con il 53% dei consensi. La Rete 28 aprile si costituisce in Area programmatica
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E' una svolta rispetto alla gestione del sindacato negli ultimi dieci anni. La Fiom estromette, infatti, la sinistra interna, che si riconosce nella Rete 28 Aprile, dalla segreteria e ne elegge una nuova in piena sintonia con il segretario Maurizio Landini. I nuovi componenti, eletti ieri dal Comitato centrale, sono Giorgio Airaudo, Michela Spera, Roberta Turi, Rosario Rappa: Ma si è trattato di una votazione sofferta avvenuta con 98 si', 2 contrari e un astenuto. Il quorum richiesto per l'elezione era di 93 favorevoli (il 50 per cento più uno dei aventi diritto) e il fatto che il margine sia stato superato per soli 5 voti (in un organismo che ne contempla 184) indica la delicatezza del passaggio. Ben 39 componenti del massimo organismo della Fiom, infatti, non hanno votato nonostante i componenti della Rete 28 aprile siano solo 15. I quali, ieri, hanno annunciato la loro costituzione in "area programmatica" all'interno della Fiom, passo che la sinistra interna, già costituitasi come tale in Cgil, non aveva mai fatto nel sindacato metalmeccanico.
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Giorgio Airaudo è l'unica conferma rispetto alla segreteria varata nel 2010. Michela Spera viene dalla Fiom bresciana mentre Rosario Rappa, siciliano, è stato segretario della Fiom pugliese. Roberta Turi, di Roma, era invece allo scorso congresso schierata con l'area rappresentata da Bellavita che oggi lascia per passare in maggioranza.
Dura e amareggiata la reazione della Rete 28 aprile: "Il segretario generale della Fiom Landini - si legge nel comunicato della sinistra interna - ha proposto al Comitato Centrale della Fiom una nuova segreteria di 5 persone omogenee al suo punto di vista, estromettendo Sergio Bellavita. (...) Landini e Airaudo hanno affermato l'incompatibilità dei dissensi di Bellavita con la presenza in segreteria. E' un fatto gravissimo e doloroso che mette in discussione il diritto al dissenso e la maggioranza che ha guidato la Fiom in questi ultimi 10 anni. E' un principio inaccettabile per la Fiom e per la Cgil - continua la Rete 28 aprile - che il dissenso dal segretario generale comporti l'estromissione dalla segreteria ed è il segno di una involuzione da contrastare a tutti i livelli. Come prima risposta la Rete28aprile si è costituita in area di opposizione anche in Fiom, mentre i suoi componenti nel Comitato Centrale non partecipano al voto, dichiarando illegittima sul piano statutario questa scelta".
Ma le critiche a Landini provengono anche dall'area di opposizione interna, "di destra" filo Camusso.Gianni Venturi, Fabrizio Potetti, Augustin Breda osservano infatti che "in un contesto segnato dal drammatico aggravamento della crisi industriale e dei conseguenti problemi occupazionali e di reddito il segretario generale della Fiom si e' assunto la responsabilità di proporre al comitato centrale l'elezione di una nuova segreteria secondo criteri non condivisi e non condivisibili". Nella nuova composizione, infatti, dicono i sindacalisti Fiom, "la segreteria non fa riferimento nè a una parte della ex maggioranza (Rete 28 Aprile) nè all'area che si è riconosciuta nella mozione di maggioranza. Questa scelta lascia quindi una organizzazione divisa politicamente su tre aree e in cui la maggioranza ottiene appena il 53% degli aventi diritto al voto". "Il consenso più basso degli ultimi 15 anni", aggiunge la Rete 28 aprile.
Nessun commento da Landini e dalla maggioranza che, nei giorni scorsi, aveva motivato questa scelta con le dure critiche che Bellavita stesso aveva mosso al segretario generale e con il fatto che un'area del 10 per cento dei consensi fosse ancora rappresentata in segreteria nazionale. "Resta il fatto, risonde però Bellavita, che l'estromissione si giustifica solo per il dissenso. E questo è un fatto davvero grave".

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