venerdì 7 settembre 2012

Bari, contestare Monti


Rivolta il debito dà appuntamento in piazza per la contestazione al presidente del Consiglio nel giorno dell'inaugurazione della Fiera del Levante
Il 7 settembre il presidente del Consiglio inaugura a Bari la Fiera del levante.Di fronte alle politiche di austerity e di privatizzazione di Monti e company, che non fanno altro che impoverire sempre più studenti, lavoratori, pensionati, e al ricatto del debito pubblico funzionale allo smantellamento del welfare e dei diritti, è necessario scendere in piazza per opporsi a tutto ciò, unendo tutte quelle lotte, vertenze diffuse sul territorio pugliese: da quelle ambientali e per la salvaguardia del territorio, a quelle per i diritti dei migranti e contro il razzismo, per la tutela dei diritti sul lavoro, contro la precarietà, per il riconoscimento dei diritti sociali e civili.
Questo governo, con quelli precedenti, è responsabile:
di un livello di corruzione pari a 60 miliardi di euro l'anno e ad una evasione fiscale di 120 miliardi, con una pressione fiscale che colpisce solo i redditi medio-bassi e per lo più dei lavoratori dipendenti. A fronte di una perdita di 7000 euro di potere d'acquisto dei salari tra il 2000 e il 2010 aumenta anche la povertà con più di 8 milioni di persone coinvolte e 9 milioni che non hanno accesso alle cure sanitarie per ragioni economiche (fonte: Corte dei Conti). Continua il taglio all'istruzione pubblica, favorendo quella privata, contribuendo all'aumento della dispersione scolastica (pari al 17%) e alla riduzione dei fondi per il diritto allo studio.

La disoccupazione, considerato anche il dato degli “scoraggiati”, è al 13% mentre quella giovanile è al 36%. Il 77% dei nuovi contratti è atipico; la retribuzione media è di 1.286 euro netti mensili con una forte diseguaglianza tra uomini e donne, a fronte di una retribuzione per i contratti precari addirittura al di sotto di 800euro mensili. L’industria negli ultimi 5 anni ha perso circa 700.000 posti di lavoro considerati anche i lavoratori in cassa integrazione (aumentata del 315%) mentre nel settore pubblico i posti di lavoro sono dimuniti di circa 125.000 unità, ma la stima è destinata a salire a causa degli effetti della spending review.
Per queste e tante altre ragioni è necessario contestare Monti e il suo governo, incontrarci per unire le tante lotte che si oppongono al sistema attuale, per far sì che nasca un movimento sociale e politico contro la crisi, che rivolti totalmente le politiche di austerity della Bce, del FMI e di tutti i governi al servizio dei profitti dell'1% della popolazione mondiale a discapito dei diritti e delle tutele del 99%.
In piazza saranno presenti varie lotte e vertenze che durante questi mesi stanno animando il territorio.
VIA IL GOVERNO MONTI!!
BARI 7 SETTEMBRE h 9.30 nei pressi del Teatro Petruzzelli (lato Banca d'Italia)

IL DEBITO NON LO PAGHIAMO, LO RIVOLTIAMO!

Nessun commento: