martedì 19 giugno 2012

Giunta De Magistris, l'addio di Narducci


Il pm di Calciopoli, autore del libro edito da Edizioni Alegre, lascia l'amministrazione napoletana dove ricopriva l'incarico di assessore alla Legalità
Giuseppe Marino
Da Repubblica.it
Uno strappo, una lacerazione profonda nella compagine di Palazzo San Giacomo. L'addio di Narducci lascia un vuoto e apre un fronte. Da tempo in Comune si moltiplicano i malumori verso l'amministrazione per alcune scelte.
In testa, i rapporti del Comune con il top manager Alfredo Romeo, già coinvolto nel 1993 in Tangentopoli (quando ammise di pagare alcuni politici definendoli "cavallatte" a caccia di mazzette), quindi arrestato e poi scarcerato e scagionato nel tormentato procedimento Global Service.
Romeo e la sua holding vantano un credito con Palazzo San Giacomo di circa 50 milioni di euro e hanno di recente stipulato nuovi accordi che prevedono anche interventi in una zona dove sorge proprio l'albergo dell'imprenditore.

Ma c'è dell'altro, come il caso di Raphael Rossi, stimato e capace consulente per l'interminabile questione rifiuti, andato via anche lui dopo essersi rifiutato di assumere circa una ventina di persone nell'Asìa, l'azienda che si occupa dello smaltimento dell'immondizia. Questo, e anche altro, ha scatenato numerosi malumori.


Nelle scorse settimane Narducci e de Magistris hanno "duellato" a suon di dichiarazioni poco amichevoli. Il magistrato di Calciopoli (che di recente ha dato alle stampe un libro proprio sulla vicenda giudiziaria che ha come primo imputato Luciano Moggi) in una intervista a "Repubblica" aveva già lasciato capire di essere sul punto di mollare manifestando il suo dissenso per alcune decisioni e strategie del Comune.

Oggi la conferma di quella che era una sua chiara intenzione. Ma Narducci, che ormai possiamo definire ex assessore comunale alla Legalità, non potrà tornare a fare il pm a Napoli dopo il suo impegno in politica. Se vorrà, come è probabile, rientrare in magistratura, dovrà farlo in un altro distretto giudiziario.
Intanto il Comune perde un sicuro protagonista e il suo addio, è già una certezza in queste calde giornate a Palazzo San Giacomo, non passerà inosservato. In giunta e nel consiglio comunale i mal di pancia cominciano a essere ripetuti.

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