sabato 28 gennaio 2012

Solidarietà con la vera rivoluzione egiziana


A un anno dalla rivolta di piazza Tarhir un appello internazionale al fianco della lotta che ancora anima il mondo arabo e segnatamente l'Egitto
Un anno fa in Egitto coraggiose/i attiviste/i hanno elettrizzato il mondo.
Manifestando in Piazza Tahrir al Cairo e in analoghe piazze in diverse città e villaggi, protestando davanti ai palazzi del governo e scioperando per salari dignitosi, diritti dei lavoratori e contro i manager corrotti – hanno rovesciato un dittatore e dato avvio ad un processo di rivoluzione democratica cui è stato dato il nome di “Primavera araba”. In questo modo la rivoluzione egiziana è diventata un’ispirazione per milioni di persone in tutto il mondo.

Passo dopo passo, milioni di persone comuni hanno manifestato per i diritti delle donne, per sindacati indipendenti, per democrazia e giustizia sociale. Ma ad ogni passo sono anche stati oggetto delle violenze dell’apparato statale che tentava di bloccare un cambiamento reale. Anche dopo la cacciata del dittatore Mubarak, il Consiglio Supremo delle forze Armate (SCAF) ha continuato a governare attraverso la legge marziale – rispondendo al processo rivoluzionario con arresti, torture, pestaggi e uccisioni. Da quando Mubarak è caduto, oltre 14.000 persone sono state sottoposte al giudizio dei tribunali militari e a pestaggi e torture ad essi collegati. Come conseguenza, dopo un anno la rivoluzione si trova in una fase di stallo.

Nei mesi scorsi gli attacchi del Consiglio Supremo (SCAF) contro giovani, donne e lavoratrici/lavoratori sono diventati inquietanti. È cresciuta la violenza contro le donne che protestano; l’esercito è risultato sicuramente coinvolto negli assalti ai cristiani Copti – ventiquattro dei quali sono stati assassinati nell’ottobre dello scorso anno; e ancora, in dicembre, una preoccupante escalation negli attacchi dell’esercito contro manifestanti pacifici ha creato ancora martiri della rivoluzione.
Giovani attivisti del “Movimento 6 aprile” sono stati arrestati e accusati di vilipendio alle forze armate e tentativo di sovversione dello stato – solamente per aver distribuito manifesti contro lo SCAF. Contemporaneamente lo SCAF e il ministero dell’interno lanciavano una minacciosa campagna diffamatoria contro la sinistra socialista e i militari hanno perquisito violentemente gli uffici di diciassette Ong. In questo modo – e in molti altri – lo SCAF ha voluto rendere chiaro che non ha alcuna intenzione di cedere il potere.

Ma le/i coraggiose/i egiziane/i rifiutano di accettarlo e subire questi attacchi; negli scorsi novembre e dicembre abbiamo assistito a enormi mobilitazioni popolari, scioperi degli insegnanti, una ispirata manifestazione di 10.000 donne al Cairo - e l’anno nuovo è stato inaugurato da una dimostrazione di 50.000 persone in piazza Tahrir. Queste azioni sono una fonte di grande speranza per il futuro della rivoluzione popolare egiziana.
Come scrittrici/scrittori, sindacaliste/i, organizzatrici/tori, intellettuali, attiviste/i che hanno sostenuto la rivoluzione democratica egiziana ci rifiutiamo di rimanere in silenzio di fronte a questi attacchi, in particolare alla luce del silenzio dei governi.
Condanniamo pubblicamente tutti gli attacchi alla libertà di espressione, di riunione, di religione e di associazione in Egitto.
Pretendiamo la liberazione di tutti i prigionieri politici.
E proclamiamo la nostra solidarietà con i gruppi democratici, delle donne, giovanili, sindacali e socialisti che insistono nel volere che la Rivoluzione egiziana prosegua sulla strada delle vera democrazia e della giustizia sociale.
Tra i promotori iniziali (vedi elenco completo su http://www.egyptsolidaritycampaign.org/)
Anthony Arnove
Robert Brenner
Noam Chomsky
David Harvey
Ahmed Shawki
John Pilger
Gilbert Achcar
Alex Callinicos
Annick Coupé
Michel Husson
François Chesnais
Olivier Besancenot
Christiane Marty
Christine Poupin
Pierre Khalfa
Alain Krivine
Alain Bihr
Piero Maestri,
Flavia D'Angeli,
Franco Turigliatto,
Riccardo Bellofiore,
Danilo Zolo,
Lidia Cirillo,
Piero Soldini,
Pietro Basso
Isabella Camera d'Afflitto
Armando Gnisci
Daniel Albarracin
Esther Vivas
Guillermo Almeyra

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