mercoledì 18 gennaio 2012

Bombe d'acqua


Il 17, 18 e 19 gennaio il Forum dei movimenti per l'acqua pubblica organizza una "mail bombing" contro deputati, senatori e ministri per chiedere il rispetto del referendum
Nell'ambito delle mobilitazioni con le quali il Forum dei Movimenti si sta attivando per contrastare il decreto sulle liberalizzazioni che mette a rischio gli esiti dei referendum di giugno, facciamo arrivare le nostre ragioni direttamente e personalmente a tutt* coloro che saranno chiamati a discutere e/o votare il decreto legge sulle liberalizzazioni.
Sollecitiamo tutte/i ad inviare il 17, 18 e 19 gennaio a tutte/i le/i Parlamentari e Ministri il seguente appello.

(E' importante effettuare l’invio delle mail in modo coordinato, concentrandosi tutte/i nei giorni 17, 18 e 19. Di seguito trovate il testo da inviare e, in allegato, l’elenco degli indirizzi e-mail di Parlamentari e di alcuni Ministri
Forum movimenti acqua pubblica

Gentile Onorevole,
le scrivo questa lettera dopo che, in diverse trasmissioni televisive e quotidiani, sono apparse dichiarazioni di più esponenti di Governo che attaccano esplicitamente il voto referendario dello scorso giugno, attraverso il quale la maggioranza assoluta del popolo italiano si è espressa contro la privatizzazione dei servizi pubblici locali e per una gestione pubblica e partecipativa del servizio idrico integrato fuori da ogni logica di profitto.
E' sempre più evidente come i provvedimenti allo studio dell'attuale Governo, che saranno discussi nel corso del prossimo Consiglio dei Ministri, riprendano quelli già approvati dal Governo precedente, riproponendo l’idea di una gestione dell’acqua e dei servizi pubblici locali secondo logiche di mercato, azzerando di fatto l'esito referendario.
Tale azzeramento può essere perseguito anche in forma indiretta, tramite provvedimenti, come l'art.20 della bozza di DL sulle liberalizzazioni, che mettano in discussione la possibilità di gestione del servizio idrico attraverso enti di diritto pubblico, quali le aziende speciali: modalità che, ricordiamo, è espressamente prevista e consentita dalla vigente disciplina comunitaria e che è stata resa esplicitamente praticabile in Italia proprio a seguito dei voto di giugno.
Di fatto dopo un esito referendario inequivocabile, frutto di una mobilitazione sociale che ha dimostrato il desiderio di protagonismo diretto di milioni di donne e di uomini di questo Paese, i governi e le istituzioni, invece di procedere in direzione della volontà popolare democraticamente espressa, procedono in direzione esattamente contraria.
Un simile attacco ai fondamenti della democrazia richiede ad ogni parlamentare di schierarsi a garanzia e rispetto del voto del popolo italiano, aldilà della propria collocazione politica.
Le chiediamo quindi, in sede di discussione parlamentare, di esprimere la sua contrarietà nei confronti di ogni provvedimento che, direttamente o indirettamente, tradisca la volontà popolare, stravolgendo il quadro normativo emerso dai risultati del 12 e 13 giugno.
Certi dell’attenzione con cui vorrà considerare la presente e del Suo personale impegno in difesa della democrazia colgo l’occasione per porgerle i più cordiali saluti.
Roma, 17 Gennaio 2012.

(Firma del Comitato o firma del singolo cittadino aderente al Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua)

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