Corrispondenza da Tripoli
da Europe Solidaire
Un recente editoriale del Socialist Worker (Who really won in Lybia/ Chi ha realmente vinto in Libia) sosteneva che nei fatti è stata la Nato, non il popolo libico, che ha vinto la rivoluzione in Libia. Da qui, da Tripoli, sembra che quello sia un giudizio affrettato. Ci sono alcuni punti della situazione sul terreno che andrebbero compresi:
Lo stesso senso di avere potere, di immaginare l’impossibile, che pervadeva l’Egitto dopo la sua rivoluzione esiste qui.
Allo stesso tempo, nonostante le confortevoli relazioni con l’Occidente, il CNT è stato costretto a opporsi a una forza di sicurezza delle NU sul terreno, in larga misura un adattamento alle pressioni popolari esistenti.
Questi fattori hanno portato in definitiva alla rivoluzione. Ma, diversamente da Egitto e Tunisia,l’assenza di una forte classe lavoratrice (sia numericamente che politicamente), la scarsità di partiti politici e l’assenza di una società civile hanno fatto sì che la lotta sia diventata una lotta armata. Questa è stata posta sotto il comando di un settore della vecchia classe dominante, ma in modo caotico: giovani ribelli che si univano a gruppi rivoluzionari basati sulla loro tribù o città natale o su qualsiasi uomo d’affari che potesse dare loro armi e veicoli. Il livello politico dei ribelli è bassissimo, di qui il brutale razzismo che appesta la vittoria dei ribelli.
Traduzione di Gigi Viglino
2 commenti:
Sono un comunista. La gente come voi mi fa vomitare per le infami falsità che avete detto sulla cosiddetta rivoluzione libica. Voi, in modo inconsapevole o - chi lo sa?- consapevole fate il gioco della Nato, raccontando un mare di menzogne su Gheddafi. Mi fate addirittura più schifo di Formigoni, che, almeno, si è schierato contro l' intervento dei criminali euroamericani in Libia,così come, a suo tempo, contro la guerra in Iraq. é proprio vero che in europa la sinistra è morta, e dei vermi come voi ne sono la testimonianza. W gheddafi, W Assad, W Chavez, W Fidel
Compagni questa volta credo che la vostra analisi sia giunta a delle conclusioni davvero poco solide. Affermare che "le possibilità che un’ala sinistra emerga ... sono estremamente scarse. Erano però ancora più scarse sotto Gheddafi, e la rivoluzione dà alla società libica lo spazio perché una simile possibilità si sviluppi" non mi sembra affatto tener conto nè delle condizioni materiali che si verranno a creare dopo Gheddafi, nè delle caratteristiche ideologiche sovrastrutturali del pre e dopo Gheddafi. Sono perplesso anche in merito al peso che avete dato nella vostra analisi rispetto all'iniziale intervento imperialista esterno. Sono amareggiato, spero fortemente che il gruppo dirigente di SC abbia tratto queste conlusioni in ogni caso sulla base di una analisi sincera e approfondita e non secondo uno schematismo per il quale diverse tendenze vedono su alcuni temi avanzare conclusioni opposte semplicemente per differenziarsi. Riccardo, un marxista
Posta un commento