giovedì 17 gennaio 2013

Mali, un'altra guerretta?


L'Italia pronta a dare sostegno logistico ai francesi. Gli integralisti rapiscono 41 occidentali in Algeria. Si ricomincia?

L'Italia è "pronta ad un supporto logistico dell'operazione" in Mali. Lo ha annunciato il ministro Giulio Terzi, intervenendo al Senato ad una audizione sulle missioni internazionali. Il ministro ha spiegato che l'operazione militare avviata dalla Francia con un altro gruppo di paesi contro i ribelli "è in linea con la risoluzione 2085 del 20 dicembre scorso del Consiglio di Sicurezza" Onu dopo la richiesta di aiuto del presidente maliano Traoré.
In questo contesto, ha aggiunto Terzi, il governo italiano intende muoversi su tre linee: sul piano politico "ribadire con chiarezza il pieno sostegno italiano all'intervento nel ambito della risoluzione" Onu e parallelamente a "quanto si sta facendo a livello Ue" fornire "un supporto logistico all'operazione" di cui "abbiamo già parlato con Monti ed il ministro Di Paola". Il supporto logistico sarà aereo e non sul terreno, attraverso collegamenti anche per le forze francesi, ha poi spiegato Di Paola.
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La crisi nel Mali sarà al centro di una riunione straordinaria dei ministri degli Esteri giovedì 17 gennaio a Bruxelles, nel corso della quale - ha reso noto Terzi - sarà ribadita la "assoluta urgenza di avviare la missione di 250 uomini formatori da inviare a Bamako per contribuire alla formazione e l'addestramento di un esercito maliano" che finora "non ha saputo far fronte alla sfida", aggravata dalle incertezze politiche che hanno seguito il colpo di stato nel paese. Per Terzi "è importante guardare ad una rapida soluzione di questa crisi ed evitare una realtà di presenza endemica di forze terroristiche sul territorio".

A Bruxelles sarà presente anche il ministro degli Esteri del Mali, ha reso noto l’Alto rappresentante della Ue Catherine Ashton, assicurando che la missione europea di addestramento dell'esercito del Mali (EUTM) sarà lanciata "il prima possibile" e aiuterà a "riformare e rafforzare le forze del Paese". La Ue "sostiene il presidente Traoré e il suo governo per mettere il Mali su un cammino democratico", ha aggiunto Ashton, annunciando che nominerà un rappresentante speciale europeo per il Sahel.
La notizia si collega all'altra che tiene banco, il rapimento da parte dei gruppi integralisti islamici di 41 cittadini stranieri al sito petrolifero algerino Bp di In Amenas, nei pressi della frontiera con la Libia. Due persone, un francese e un inglese sono rimasti uccisi. Tra gli ostaggi ci sarebbero «sette americani, due francesi, dei britannici e dei giapponesi». Gli ostaggi potrebbero essere tuttavia ancora nel campo petrolifero o in una delle zone di pertinenza. A rivendicare il blitz, la Brigata di coloro che firmano con il sangue, appartenente al Consiglio della Shura dei mujahidin del nord del Mali e vicina ad Al Qaeda nel Maghreb islamico (Aqmi). Il sequestro secondo i rapitori è «una vendetta nei confronti della Francia e dei Paesi che la sostengono».

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