martedì 9 luglio 2013

La Consulta boccia il sistema Fiat (e l’accordo del 31 maggio)

fiat_lavoratore_555Una importantissima sentenza della Corte Costituzionale dà ragione alla FIOM contro le discriminazioni in Fiat. Siamo felici perché si fa un primo grande atto di giustizia che riconosce il significato ed il valore generale della lunga lotta dei lavoratori, della FIOM e del sindacalismo di base contro il modello Marchionne. Ma siamo felici anche perché questa sentenza, di cui pubblicheremo testo e adeguati commenti nei prossimi giorni, mette anche in crisi l’accordo CGIL CISL UIL UGL Confindustria, che vuole estendere ovunque il modello Fiat legando il diritto alla rappresentanza non solo alla firma degli accordi, ma anche alla rinuncia alla lotta. Abbiamo avuto ragione a sostenere che quell’accordo viola la Costituzione… Ora avanti contro l’accordo  e per avere una legge sulla rappresentanza che garantisca ai lavoratori il diritto a scegliere liberamente da chi essere rappresentati e a votare su piattaforme e accordi.

Nota redazionale
In questo contesto risulta totalmente stravagante quanto sostiene nel proprio comunicato il collegio difensivo della Fiom che descrive questa sentenza “in armonia con lo spirito del recente accordo interconfederale del 31 maggio 2013″. Ancora più singolare il comunicato della Cgil che afferma che “Vengono altresì rafforzati i principi e le regole stabiliti nel recente accordo firmato da CGIL, CISL, UIL e Confindustria in materia di democrazia e rappresentanza, che deve trovare analoghe intese con tutte le associazioni imprenditoriali”.

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